Non conoscevo i due autori, i fratelli Belfiori, ma debbo dire che il libro mi è piaciuto molto, si legge senza voler mai smettere e sotto l'ombrellone è l'ideale! Diciamo subito che è un poliziesco ma in realtà è un bel romanzo sulla gioventù che passa, sulla maturità, sulle scelte che si devono fare. Come giallo non delude mai: io ho un mio metro per misurare la qualità di un giallo. Se capisco subito o quasi subito chi è l'assassino significa che il libro vale poco (tranne eccezioni!). Se invece capisco solo alla fine o quasi, chi è il colpevole, allora significa che la struttura, il ritmo, la trama funzionano e in questo romanzo non c'è dubbio che tutto funziona molto bene. E' anche un romanzo pieno di nostalgia, a volte perfino molto forte, verso gli anni 80. E' in quegli anni che prende avvio il 'caso' che il commissario Bacci deve risolvere poi, negli anni Duemila. Se dovessi consigliarlo a un'amica o amico, lo farei molto volentieri: è un libro che merita e spero che molto presto il commissario Bacci mi tenga compagnia di nuovo. Violetta
