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Anno edizione: 2016
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Peter Gabriel ha sempre ammesso il suo grande interesse nella composizione di musica per film e questo album rappresenta il vertice della sua produzione in materia. Pubblicato nel 1989, è frutto non solo del lavoro fatto su commissione di Martin Scorsese per il suo “L’ultima tentazione di Cristo”, ma anche del ‘rimontaggio’ e ampliamento del disco, durato diversi mesi dopo l’uscita del film. Perfetto esempio del ‘sincretismo musicale’ inaugurato anni prima dallo stesso Gabriel (e dal suo amico Brian Eno), “Passion” raccoglie spunti sonori raccolti direttamente sul campo in Marocco, Turchia, Pakistan, Senegal, ‘frullati’ insieme alla musica prevalentemente elettronica di Gabriel e ai contributi di alcuni prestigiosi collaboratori ‘world’: Shankar, Nusrat Fateh Ali Khan, Youssou N’Dour, Baaba Maal, per citare solo alcuni che sarebbero diventati famosi anche da noi grazie alle collaborazioni con Gabriel e la sua etichetta Real World. All’epoca “Passion” fu catalogato come uno dei primi dischi di ‘world music’, ma forse a distanza di tanto tempo si può ambire a collocarlo diversamente (e meglio di quanto fece la Recording Academy, che gli assegnò un Grammy nella categoria ‘new age’, sigh…), risultando ben lungi dall’essere un’accozzaglia di riferimenti mal assemblati come tanta ‘world’ odierna. Il risultato, infatti, è vivo ed emozionante, anche a distanza di quasi trent’anni, e la coerenza dell’opera la fa sembrare una ‘sinfonia visiva’, grazie alla quale pare di ‘vedere’ davvero i luoghi e le scene delle Scritture. Insomma, più vicino alle “Possible Music” di cui parlava sempre il suo amico Eno, che non ai minestroni ‘electro-dance-world-fusion’ ascoltati negli ultimi decenni.
Recensioni
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