I pesci non hanno gambe

Ho letto molti libri di un altro autore islandese che mi ha appassionato, quindi ho voluto avventurarmi con questo, per me nuovo, scrittore. La storia di un uomo è il pretesto per far conoscere il passato e le tradizioni di questa popolazione che non è arrivata nella nostra cultura. E forse non esagero nel voler paragonare questa narrazione ad un trattato di filosofia... ho trovato spesso pensieri, sui quali mi sono soffermata a meditare e ragionare, che reputo molto profondi e densi di sentimento e soprattutto di nostalgia. Ecco, la nostalgia, il passato che torna, il tutto descritto con una delicatezza e una dolcezza infinita, commovente. Successivamente ho acquistato il libro anche in formato cartaceo per poter mettere in evidenza le parti che più mi hanno colpito di questo bellissimo libro. Lo consiglio sottolineando che è davvero particolare

È il primo libro di Stefánsson che leggo, complice la mia curiosità nei confronti della Sua isola: l’Islanda! Si tratta della prima parte di una saga familiare che mi ha coinvolta e incuriosita fino all’ultima riga. Sono pagine fitte di storia e poesia. La capacità di appassionare il lettore arriva grazie e soprattutto dalla meravigliosa opera di traduzione. Una lettura da non perdere per coloro che vogliono iniziare a conoscere alcune zone dell’Islanda e la vita degli Islandesi, dai primi anni del novecento ad oggi.

Dopo aver amato moltissimo la trilogia e i suoi personaggi, pieni di verità ma volutamente poco realistici, ho iniziato questo libro con molte perplessità. Temevo che la sensibilità e la scrittura di questo autore, così liriche e poco legate al realismo, raccontando una storia contemporanea si sarebbero trovate su un terreno estraneo, quasi impossibile. Invece...mamma mia. Stefensson non solo riveste di poesia, bellezza e malinconica dolcezza qualsiasi cosa racconti, ma anzi il dover restare ancorato a fatti e situazioni realistici tempera alcuni eccessi che erano presenti nella trilogia, pur conservandone tutte le qualità; e fa salire la sua scrittura ad un livello ancora più alto, quasi vertiginoso. Sono appena a metà del libro, ma commento già, per entusiasmo e totale fiducia. Accidenti, quanto lo sto amando... E' pura bellezza. Sto assaporando incantata ogni pagina, ogni frase. E'così poetico, eppure così vero. Pieno di dolore, di rado gridato, più spesso un'amarezza di quelle che ci si porta in fondo al cuore in silenzio, un nodo in gola che non va né su né giù. Di tante piccolissime cose della vita che fanno male ed è così strano ritrovarle lì, messe nero su bianco, colte in modo così lirico eppure così preciso, netto, nitido. Avete presente quando all'improvviso in un libro trovi un pezzetto di te e con stupore ti dici "ma allora non è successo solo a me, questo stato d'animo lo hanno attraversato anche altri?" Ed è scritto in un modo che a volte mi fa quasi venire le lacrime agli occhi. Uno dei più bei libri che ho mai letto, anche perchè l'ho incontrato nel momento giusto della mia vita, in cui ogni frase parla di qualcosa che conosco, tocca il cuore. Un grande "grazie" ai lettori che, con le recensioni alla Trilogia su IBS, mi hanno fatto scoprire questo autore. A volte basandomi sui commenti in rete ho fatto acquisti molto deludenti; ma altre ho scoperto dei gioielli che altrimenti non avrei mai conosciuto. E questo è uno dei più luminosi e preziosi.