Bello e pure commovemente, anche per un quasi quarantenne. Ci sono due piani di lettura, uno per ragazzi come racconto avventuroso ambientato in un'epoca passata, e l'altro contenente riferimenti ai temi più tipici dei Wu Ming. In questo caso le contraddizioni in seno alla classe borghese del Regno Unito tra le due guerre mondiali, la guerra di Spagna, l'ascesa del nazismo e il fascino che esercita su una parte dell'aristocrazia inglese, la sindrome post-traumatica dei reduci della Grande guerra, la repressione del movimento operaio. Alcuni rimandi a Tolkien ce li si poteva aspettare considerando i precedenti
Il piccolo regno. Una storia d'estate
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Inghilterra, anni Trenta. Un’altra estate in campagna, un altro tempo lungo e libero per i tre fratelli Julius, Ariadne, Fedro, e per il cugino, voce narrante di una storia che parla dell’Età d’Oro e della sua fine. È il tempo delle conversazioni con gli animali, delle zuffe coi ragazzi del villaggio, della casa-albero coi suoi tesori, dell’amicizia con l’eroe di guerra Ned, raro esemplare di adulto che sa parlare ai ragazzi. Poi un giorno un’antica tomba viene violata e un fantasma torna ad affliggere i sogni e la veglia del quartetto. Lo spettro ha una vendetta da compiere e lo fa rubando ai ragazzi la loro infanzia, com’è inevitabile. Due gemelli troppo biondi, una tragedia ingiusta, le bugie e i misteri dei grandi sono gli elementi di una stagione decisiva in cui la Gente Bassa scoprirà tutto in una volta il male di vivere.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2023
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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sara piserà 01 marzo 2017
Ho letto questo libro in estate,nella stagione in cui esso è ambientato,ed è stata una lettura piacevole e al contempo coinvolgente.Non è semplicemente una favola per ragazzi(i protagonisti sono proprio dei ragazzini),ma un'avventura di crescita,di consapevolezza,"di passaggio".Molto bella l'ambientazione(Inghilterra degli anni trenta)che a tratti diviene quasi fiabesca(di fatti vi è la presenza di alcune figure misteriose).Molto bella la voce narrante,che non si sovrappone mai allo stile della storia.
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Il formato ed il titolo del romanzo non possono non ricordare una fiaba, un viaggio nel mondo della fantasia. Difatti il racconto inizia come una storia di bambini, di avventure estive, di giochi nella casa sull'albero, di esplorazioni in vetusti casali infestati da orchi. Presto il substrato narrativo si arricchisce, si popola di personaggi adulti, di madri e padri, di reduci di guerra, di famiglie perfette e di famiglie misteriose. La fiaba svapora in un testo dal sapore amaro, innescando un connubio tra il mondo visto da un manipoli di ragazzini e il mondo degli adulti, di una società a tratti umana a tratti crudele. Il mondo spensierato dell'infanzia entra in contrasto con forze bieche e malvagie, con segreti custoditi e tramandati, con le sfumature più diverse dell'animo umano. Un'estate da ricordare come un marchio a caldo sulla pelle, un'estate traumatizzante.Amaro come solo la vita reale riesce ad essere, dolce come il viso di un bimbo che sgambetta tra prati verdi, misterioso come tanta parte dell'esistenza di uomo.