Ho potuto conoscere ed apprezzare Hikmet grazie alle più conosciute poesie d'amore e la raccolta ad esse associata, tuttavia in quelle si sentiva un continuo sottofondo non espresso di lotta, politica e con l'umanità, dell'autore. In questa raccolta, invece, l'erotico e l'amore si spiegano attraverso l'impegno politico e più in generale nella condizione umana; si riesce a comprendere in toto l'ambiente e molte motivazioni, nonostante sia più difficile da immedesimarsi in un momento del genere.
Poesie d'amore e di lotta
La precoce vocazione di poeta lirico di Hikmet, teso al dialogo con il lettore e con se stesso, nonché al rispecchiarsi, sinuoso e cangiante, del paesaggio esteriore in quello interiore («Chi enumera a memoria i nomi delle stelle / io declino invece nostalgie»), non è mai disgiunta dall'impegno civile. L'invalsa distinzione tra poesie dal carcere e di lotta e poesie d'amore va perciò superata: non si tratta di due filoni distinti dell'opera di Hikmet, ma di motivi profondamente interconnessi nella sua poesia. A tale idea si ispira questa antologia: i testi proposti appartengono all'intero arco della vita del poeta, dai primi anni Venti, quelli della scoperta dell'Anatolia e dell'Unione Sovietica, fino all'asilo ottenuto a Mosca, per sfuggire all'isolamento e a una condanna ormai decretati per lui in patria. In quella Turchia, cioè, dove queste sue poesie intense e vibranti resteranno vietate, o censurate, sino a pochi decenni fa.
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Anno edizione:2017
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Francesca Maiullari 06 dicembre 2017
Raccoltà delle più belle poesie da dedicare al proprio partner e non solo. Hikmet è stato anche un bravo romanziere ma soprattutto rimane un grande poeta lirico e un grandissimo poeta d'amore. Nazim Hikmet ha scritto poesie in tutta la sua vita, dalla sua fanciullezza agli ultimi giorni della sua esistenza, creando una vastissima produzione poetica che per lo più è ancora sconosciuta. Infatti in Italia non è stata tradotta tutta la sua produzione poetica e questo per me costituisce una grossa lacuna che spero sia colmata al più presto dagli editori che vorranno fare conoscere tutta la sua produzione poetica. Questo testo rappresenta una ricca raccolta in cui sono comprese le lettere scritte dal poeta alla moglie nel periodo trascorso in carcere. La moglie diviene per lui la forza e il motivo ispiratore della sua produzione lirica amorosa. La più bella è per me questa: "Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto."Non