Il prezzo della vittoria

Ogni qual volta che leggo un libro di questa saga sono sempre combattuta: la prima metà (a volte anche più) è di una noia mortale, mentre la seconda mi fa desiderare di leggere un libro dietro l'altro per sapere come evolve la vicenda. Sono sempre più convinta del fatto che la Gabaldon stia allungando troppo il brodo, spesso ciò che racconta è inverosimile, ci può stare il discorso della fortuna dell'eroe, ma qui sono tutti sfacciatamente TROPPO fortunati, SEMPRE. Per ogni cosa che accade c'è sempre una scappatoia...mai che andasse qualcosa davvero, ma DAVVERO, male. Ma il più delle volte spero che Jamie e Claire restino in circolazione ancora per molto tempo, perchè, nonostante tutto, la loro storia mi coinvolge sempre.

Come al solito, si arriva alla fine di questi libri e praticamente tutto deve ancora succedere. Dire finale aperto è poco! Trovo che l’autrice stia tirando un po’ troppo la corda, immaginando peripezie e avventure al limite dell'impossibile. Inoltre, trovo che l’analisi attenta dei sentimenti, emozioni e riflessioni dei personaggi su ciò che accade loro siamo praticamente inesistenti, rispetto ai primi romanzi. Tutto accade troppo velocemente e troppe cose sottintese. Gabaldon, pensa un po’ ai tuoi lettori e meno alle tue tasche!