Qualcuno volò sul nido del cuculo

Un romanzo che tutti dovrebbero leggere e che coinvolge dall'inizio alla fine. La follia, la cd. "normalità" e la soggezione al fascino ed all'arbitrio del potere: chi può essere esente da queste circostanze della vita?

E' difficile dare un voto a un libro simile,che affronta tematiche così importanti e complesse in una maniera all'apparenza molto semplice. L'autore non approfondisce in maniera "filosofica" i temi trattati,si limita a riportare i fatti così come sono,visti però da uno dei "matti" del manicomio,questo fa sì che sia il lettore a sviluppare le sue riflessioni e a giungere alle sue conclusioni. All'inizio ho trovato un po' noiose le descrizioni della vita in corsia,ma poi si entra nel vivo della vicenda e non riesci più a staccartene. Libro assolutamente consigliato.

Ho letto questo capolavoro qualche anno dopo averne apprezzato l' ottima e indimenticabile riproduzione cinematografica. Non apprezzare questo romanzo è impossibile, coinvolge come pochi altri sanno fare, le parti narrative che si divorano letteralmente si alternano piacevolmente alle riflessioni e ai ricordi del nostro narratore pellerossa, il capo Bromden. Il protagonista McMurphy, rappresenta con il suo arrivo nell' ospedale psichiatrico, una ventata d' aria fresca per tutti i pazienti, i quali, tra una partita di blackjack e una battuta piccante alla Grande Infermiera, riesce a conquistarsi. Lui e le sua personalità da rozzo irlandese, sono un vero e proprio inno alla libertà. E' un libro che ho gustato veramente, ansioso di leggerne l' epilogo (pur conscendolo già), ma pregando che non arrivasse mai la fine tanto ne risultava piacevole la lettura. Consigliatissimo.