Quel che si vede da qui

Parlare di questo romanzo non è affatto semplice. Ho letto decine di commenti controversi. Per quel che mi riguarda posso dire solo quello che ha trasmesso a me. Questo romanzo mi ha proiettato in un mondo quasi da favola. Un po' fermo-immagine di un'era non troppo lontana cronologicamente ma distante socialmente, un po' lontana nello spazio se vogliamo. Un paesino della Germania è l'ambientazione che racchiude tre fasi della vita di Luise. Separate da avvenimenti più che da infanzia-adolescenza-età adulta. Attraverso la sua narrazione incontriamo personaggi scolpiti nel passato che non possiamo non guardare con un pizzico di nostalgia. E le loro convinzioni, i loro dialoghi, i riti e le abitudini appena conosciuti già fanno sentire la loro mancanza. Se volete leggere una storia reale, non di fantasia ma che comunque vi proietta quasi in un'oasi e vi stacca dal caos quotidiano, questo libro fa per voi. E' come un incantesimo che vi blocca sulle sue pagine e pur non essendoci in effetti azione in modo particolare, lo scandire dei giorni è perfetto ed equilibrato per quello splendido mondo. Non voglio svelare nulla della trama, solo, provate a leggerlo senza fermarvi alle prime pagine, anzi, io credo che già dal prologo vi sentirete rapiti. Splendido come pochi.

Ho dato a questa "recensione" un titolo particolare, e non a caso. Questo romanzo vi trasporta in un luogo incantato. Distante poco nel tempo, e poco meno nello spazio, eppure avvolto di una sensazione quasi fiabesca. Luisa è una bimba di 10 anni. Vive in un paesino in Germania, vicino a un bosco. Sua nonna Selma ha una caratteristica particolare: se in sogno le compare un okapi di lì a 24 h qualcuno nei dintorni muore. In molti sono a conoscenza di questa sua peculiarità e tutti, ma proprio tutti si mettono in allarme, quando Selma sogna infine un okapi. Si rintanano in casa, evitano di uscire, cercano di sfuggire alla morte. Tutti i componenti del piccolo paese sono uno schiaffo alle convenzioni e ai prototipi letterari a cui siete abituati. E' questo il bello del romanzo. L' incanto della narrazione, la semplicità della stramberia di molti personaggi. Le loro battute e i loro dialoghi, ho amato questo romanzo perché sa trasportare in un altrove. un altrove che sembra ancora esistere. Fatato.