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36) In “Una questione privata” gran parte dell’abilità dell’autore sta nel riuscire ad indagare la storia italiana, descrivere la resistenza civile e la tensione all’interno del rapporto Giorgio/Milton con grande semplicità e fluidità, conquistando il lettore sin dalle prime frasi. Il suo è uno stile privo d’inutili fronzoli, non vuole apparire per ciò che non è, ma solo rendere la verità al lettore nel modo più immediato, riuscendo a racchiudere in 129 pagine molto più di ciò che potremmo pensare. Oltre lo stile, un altro importante mezzo utilizzato da Fenoglio è proprio l’amore del protagonista per la giovane Fulvia, che si colloca alla base dell’intreccio narrativo. Oltre lo stile dell’autore e l’intreccio di base, è molto efficace l’introspezione del protagonista, che ci rende complici e osservatori immobili allo stesso tempo, senza lasciarci scampo.
"Una questione privata" mi ha davvero colpito. Fenoglio ci racconta, attraverso la vicenda privata di Milton, il mondo partigiano, facendo luce non sull'eroismo di questi giovani, ma soprattutto sulle loro fragilità, difficoltà e inesperienza. Milton non è un ragazzo d'azione, è solo uno studente: nonostante ciò, in un periodo come quello che sta vivendo una e solo una è la scelta giusta da fare. Ma quando la desolazione gli attanaglia l'animo e il cuore la sua impresa non è mossa dal solo senso del dovere, ma probabilmente è il "giusto pretesto" per poter risolvere la sua "questione privata" -"Il fatto è che più niente m'importa. Di colpo, più niente. La guerra, la libertà, i compagni, i nemici. Solo quella verità."- Essendo stato pubblicato postumo, non abbiamo certezza circa il titolo, se così fosse stato voluto da Fenoglio, nè se il romanzo sia incompiuto.
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