Come ci indica il titolo, si tratta di una raccolta dei racconti del mistero scritti da Edgar Allan Poe verso la metà del 1800. In questa raccolta troviamo due tipologie di storie: da un lato quelle in cui l'elemento principale è il grottesco, che ci porta a trovarci di fronte a situazioni inquietanti e quasi irrisolvibili (vedi, ad esempio, I delitti della Rue Morgue); dall'altro racconti che ci mostrano visioni oniriche e fantastiche, dove la realtà si confonde con la fantasia (es: Una discesa nel Maelstrom). Questo libro, purtroppo, è stato per me una delusione, infatti, non so se per colpa della traduzione, delle scelte della casa editrice o proprio del tipo di storie raccolte, non sono riuscita ad entrare nell'atmosfera dei racconti e "viverli", non sono riuscita ad entrare in confidenza con i personaggi nè a provare nessun tipo di empatia verso di loro! (A differenza di quanto mi era capitato con "I racconti del terrore") Se non siete grandi fan di Poe o se non avete letto ancora nulla dell'autore vi sconsiglio questa raccolta, iniziate dai racconti del terrore!
