La ragazza del faro

I libri a volte compiono dei viaggi miracolosi per giungere fino a noi; attraversano il mistero e si caricano di nuovi significati, esclusivi, speciali! Perché i libri bisogna saperli attendere, come si attende lo Sposo –scriveva Cristina Campo - uno Sposo che “non dice l’ora del suo arrivo”, ma che arriverà laddove gli abbiamo dato appuntamento! Altri libri, invece, giungono inaspettati , e per chi sa cogliere il mistero celato nell’inaspettato , questi libri possono rivelarsi mappe per giungere dentro noi stessi. E’ quanto accaduto con il meraviglioso libro di Dario Giardi, La ragazza del faro: questa piccola perla è giunta a me nel modo più misterioso e inatteso. Non si tratta di un semplice romanzo, ma di un Cartoromanzo, la mappa interiore di un viaggio che il protagonista compie per ritrovare se stesso, per “spingere la sua anima altrove”: Julien si aggrappa ai propri sogni e intraprende un viaggio che lo porterà da Parigi in una piccola comunità della Bretagna, una regione che lo incanterà con la sua doppia anima. Un vecchio faro sarà il centro di vecchi sogni e nuove passioni e “incantamenti” che travolgeranno la vita di Julien: il faro che con il suo porsi in quello spazio di confine, tra la vastità di un oceano che custodisce desideri e illusioni e l’immensità di una terra di foreste e rocce, “testimoni di leggende e fiabe, lo accoglierà come un guardiano paziente, e sarà testimone dell’incontro con la misteriosa Adéle. Anche l’anima di Julien diventerà terra di confine, uno spazio conteso da sentimenti contrastanti, da paure, egoismi , nuove consapevolezze e antichi fantasmi : Julien dovrà imparare a vedere le piccole verità che si rivelano come segni, dovrà attraversare quelle zone d’ombra e di mistero in cui a volte i sentimenti umani scivolano , dovrà imparare a scegliere rischiando di cadere nel vuoto e nell’errore. Perché se si parte per rivolgere lo sguardo verso nuovi orizzonti, è sempre verso se stessi che si ritorna, con il nostro destino che ci cammina, fedele, accanto. La vita di Julien, la vita di ognuno di noi, è segnata come una mappa immutabile dalle nostre scelte, da quelle già fatte, da quelle che faremo e da quelle che non abbiamo avuto il coraggio di fare : a volte è necessario camminare in spazi oscuri e fidarsi di ciò che non riusciamo a vedere, perché, anche se è possibile cadere, è pur vero che è nel buio più assoluto che è possibile scorgere le stelle. E’ anche vero che “senza nessuno a cui dedicarle, le parole sono vuote, inutili” e sono sicura che Dario Giardi abbia dedicato questa sua mappa dei sentimenti, disegnata con la poesia e la delicatezza di cui solo i sognatori sono portatori, a ciascun lettore, e non credo che sarà stato un atto inutile ma piuttosto un atto di generosità e di amore per tutte quelle persone che amano rifugiarsi tra l’oceano e il cielo, in quello spazio infinito che è illuminato dai sogni!