non mi ha deluso affatto. L'autore ti porta con lui nelle malghe di alta quota a vivere con i pastori e nei rifugi in compagnia dei gestori. Devo dire che, quale frequentatore appassionato della montagna, mi sono ritrovato in molti degli ambienti descritti nel libro e in molti degli incontri fatti dal protagonista. Secondo me è un libro che può essere apprezzato da chi ama e vive l'ambiente montano, inteso non solo come natura e paesaggio. Concordo con chi ha scritto le altre recensioni prima di me sul fatto che la trama non contenga nulla di eclatante, ma è proprio questo il bello del libro: far apprezzare al lettore la semplicità delle cose.
Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna
Paolo ha trent'anni e si sente senza forze, sperduto, sfiduciato: gli sembra di non andare da nessuna parte. Così lascia la città dov'è nato e cresciuto e se ne va a stare in montagna, in una baita a duemila metri. Qui, nella solitudine quasi totale, riscopre una vita più essenziale e rapporti umani sinceri con gli unici due vicini di casa. La storia vera di una fuga e di un viaggio per ritrovare se stessi, per fare i conti con il passato, una lotta a mani nude contro il dolore.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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CELESTE DEGL'INNOCENTI 03 marzo 2017
Una delle qualità che mi è più cara della lettura è quella di incontrare indoli profondamente diverse eppur non doversi sforzare per comprendere l'altro. Cognetti è fondamentalmente differente da me; così mentre leggevo del suo ragazzo selvatico lo paragonavo alla mia ragazza pigra e senza astio né gelosia ho riflettuto su quant'è bella un'umanità così eterogenea. Oltre a esser pigra, la mia inner girl è anche molto volubile, per cui - esattamente come successe per L'arte di correre di Murakami, solo che lì andai a correre davvero. Una volta. - adesso mi ritrovo a chiamare amici e "Prepara lo zaino, che Domenica ci scaliamo le montagne!". Ma quando mai, perderò la voglia in 24h. Ma forse non è la durata in questo caso l'importante, ma che Cognetti sia riuscito a trasmettermi una forte sensazione di pace, che adesso assocerò per molto tempo alla montagna.
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ELISABETTA ZANIN 15 aprile 2015
di lettura scorrevole, prezzo un po' alto per un tascabile