piacevole nel senso che non se ne può più di autori nordici immersi in atmosfere cupe, delitti, crimini, noir et financo horror. Questo romanzo è suddiviso in capitoli centrati su uno dei personaggi che ruotano intorno al Reykjavík Café e le cui trame si intrecciano riprendendosi in più riprese. Non un capolavoro ma si fa leggere, non stanca e non è una stucchevole prova (tanto amata dai lettori chic) sul leitmotiv noir scandinavo.
Reykjavìk café
Per una donna i trent'anni sono un'età meravigliosa, si comincia a fare sul serio e ad assaporare il bello della vita. Peccato che non sia quasi mai veramente così. Hervòr, Karen, Silja e Mía, ad esempio, sono tutte alle prese con situazioni sentimentali caotiche e insoddisfacenti. C'è quella che si accontenta di saltuarie notti di sesso con l'ex professore di università, chi vive dai nonni, trascorrendo i weekend in discoteca e svegliandosi ogni volta in un letto diverso. Oppure quella che, essendo medico, è spesso costretta a turni fuori casa e, guarda un po', la volta che rientra senza avvisare sorprende il neo marito con una biondina. E poi c'è la più scombinata di tutte: è stata lasciata dal fidanzato, un avvocato benestante, e ora vive in una mansarda in mezzo agli scatoloni del trasloco, faticando a trovare un lavoro e una direzione nella vita. Le quattro giovani donne non si conoscono né sembrano avere molti punti in comune. A unirle è la pausa obbligata al Reykjavik Café dove, nel buio gennaio islandese, vanno a cercare un po' di calore e dove le loro storie finiranno per intrecciarsi. Finché, fra un latte macchiato e un cocktail di troppo, rovesci del destino e risate condite da improbabili consigli, ognuna troverà il modo di raggiungere la propria felicità, o qualcosa di molto vicino.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2015
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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MAURIZIO TRUBIA 28 novembre 2017
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Martina Esposito 22 novembre 2016
Le protagoniste di questo libro, Hervör, Mìa, Silja e Karen, sono quattro giovani donne che in un modo o in un altro subiscono una forte delusione. Non sono amiche né si conoscono, ma gravitano tutte intorno al Reykjavik Café. Le loro storie senza volerlo si intrecciano, in maniera molto realistica. E il finale beh, è da leggere! E’ un libro semplice, ma che scalda il cuore e ti trasporta alla perfezione nelle atmosfere nordiche. Chi è stato in Islanda ha la sensazione di aver quasi incontrato queste quattro ragazze e chi non c’è stato, forse ci vorrà andare!
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Una lettura piacevole che ti porta nel profondo nord con il suo freddo e dove possiamo ritrovare dinamiche comuni alle nostre nei rapporti di coppia e familiari. Reykjavík, nonostante sia una capitale, alla fine sembra una nostra città di provincia dove tutti si incontrano e si conoscono. All'inizio mi è sembrato un po' banale ma man mano mi sono lasciata affascinare dall'idea di raccontare in ogni paragrafo le avventure delle protagoniste in stile "Sex and the city" del freddo nord e lentamente mi sono affezionata a loro e nelle alle loro difficoltà. Del libro mi resterà sicuramente un piacevole ricordo, l'idea che Reykjavík sia piccola e che i giovani islandesi bevano troppo.