Rio

Da secoli, i musicisti costruiscono ponti tra le culture: oltrepassano i confini e sfumano la distinzione tra somiglianza e diversità. Nel turbinare di ritmi esotici, noi ascoltatori ci sentiamo più uniti da questo ponte musicale. L’ultimo disco della cantante e chitarrista Ulla Haesen, “Rio – só vim matar a saudade” fonde i talenti di tre noti artisti brasiliani (Kiko Freitas, Lula Galvão e Nelson Faria) con la passione di alcuni dei migliori musicisti d’Europa (Decebal Badila, Alfonso Garrido, Jesse Milliner, Francesco Petrocca, Gabriel Pérez, Jürgen Schuld e Hendrik Meurkens). Spinta da un amore decennale per la musica locale, Ulla Haesen è volata fino a Rio per collaborare con alcuni dei suoi eroi. Poi, con il pulsare evocativo della musica brasiliana nel cuore, è tornata in Europa per costruire un ponte musicale. Due culture contrastanti, entrambe esaltate dall’incontro: lo stile europeo incontra l’abbandono brasiliano, in un disco sensuale ed emotivo che parla d’amore, curiosità e desiderio per culture esotiche.