Il ritorno di Catone

In genere, i libri di Matilde Asensi mi sono sempre piaciuti, anche se non mi hanno mai entusiasmato. Ma questo è tremendo! Un pessima copia dell'Ultimo Catone, peraltro con mille interrogativi irrisolti (per es., chi e come ha portato i carri dentro la montagna?). Per non parlare degli errori grammaticali e sintattici. Mi piacerebbe sapere chi ha fatto l'opera di traduzione. Una cosa veramente vergognosa. Ne cito una, ma vale praticamente per ogni pagina, a cominciare dalla seconda metà del libro (evidentemente, da lì, qualcosa è cambiato ): pag. 565 "beneficienza" anziché beneficenza. E' solo un esempio, ripeto, che vale anche per mille altri errori. E' davvero fastidioso leggere fingendo di non vedere. Rizzoli editore non dovrebbe permettere una cosa del genere.

Allora l'ho letto, mi è è piaciuto molto ed è estremamente interessante dal punto di vista storico....è ben strutturato, ma per riuscire a ricordarmi qualcosa del primo libro (era del 2001) ho dovuto rileggerlo e devo dire che qualche punticino il sequiel lo ha perso...spero in un terzo libro

Il racconto non regge il paragone con i precedenti (è il destino di molti sequel forzati).La protagonista risulta alquanto antipatica (le ha fatto male abbandonare la veste monacale?,la trama complicatissima e poco verosimile,pur concedendo che si tatta di fantasia,i siparietti rosa infilati a casaccio,insomma un guazzabuglio che non rende merito ad una autrice capace di ben migliori prove.