Sacrifice. Rya series. Vol. 2

Rya è sola, nella terra di cui dovrebbe essere incorona regina. Potrebbe ritornare a palazzo e tutto finirebbe ma Nemi non è libero e lei non può permettere che lui soccomba imprigionato nei cunicoli. “Che botta!” Se si potesse riassumere questo libro lo farei con queste due parole. Già, perché la vita è ingiusta a qualsiasi gradino sociale la si voglia affrontare. Rya da principessa cercava di portare lustro e potere alla sua famiglia, ma da povera come potrebbe sopravvivere al mondo e salvare l’uomo che ama? Come supponevo l’autrice ha giocato bene le sue carte e se nel primo libro ha sparso piccole briciole di pane per aiutare il lettore a essere pronto a questo secondo capitolo, quando Rya affronta la vita nel bordello ecco che tutto va al suo posto, che quell’amarezza, la ragazzina viziata muore per sbocciare in qualcosa di nuovo. Ma ora chi è veramente Rya? (Non dico altro perché odio dare anticipazioni). E dov’è Nemi! Dannazione a lui, dove si trova colui che potrebbe se non risolvere le situazioni almeno aiutare la protagonista offrendole speranza. (E anche qui mi metto un freno perché ormai ho sospetti che mi fanno urlare.) Non è più una questione di protagonisti, ambientazione o trama. Con Fracture abbiamo acquisito le basi con Sacrifice ci siamo immersi totalmente nella vita di Rya, nello squallore di una scelta che è solo della sua protagonista, ma che sono certa le sia servita per fare un altro passo, e ora ho bisogno di sapere dove la sta portando tutto questo. In definitiva cinque stlle. La maturità dell’autrice trasuda da ogni pagina, Sacrifice non è un romanzetto. La quadrilogia di Rya non è solo una storia. Ma per sapere altro bisogna arrivare alla parola fine…