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Anno edizione: 2018
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Lo Scannatoio restera' uno dei romanzi che piu' mi ha sconvolto e shoccato. Dall'ambientazione squallida e deprimente, frutto di un realismo crudo e cinico, ai protagonisti variegati nel loro vizio e nelle loro pessime abitudini; personaggi che non riescono a risollevarsi dalla melma in cui giacciono ma al contrario quando se ne presenta l'occasione sembra che facciano di tutto per cadere sempre piu'in basso. Il tema drammatico dell'alcolismo nella classe operaia e' centrale insieme all'estrema condizione di poverta' di quest'ultima che spingeva gli individui ad assembrarsi nella sporcizia e nel lerciume trovando sempre una scusa nuova per darsi ai vizi piu' infimi. Un romanzo sporco, triste, drammatico contrapposto all'immenso piacere di lettura, al poter sentire gli odori dei protagosti, delle bettole e delle loro sudicie case e poter vedere come una piccola moschina presente tutto cio' che accade e che gira intorno alla protagonista assoluta:Gervaise. L utilizzo dell'argot ti fa calare totalmente nella Parigi povera e lurida degli operai. Ambientazioni memorabili, finale straordinariamente tetro e squallido. Una storia che ti lascia amareggiato e senza parole. Uno dei miei preferiti in assoluto. Stra-consigliato!
Nel romanzo si possono cogliere tutte le caratteristiche della vita operaia parigina: dalle ambizioni infrante da abitudini e stili di vita, sia maschili che femminili, malsani e autodistuttivi; ai pensieri e i pettegolezzi che circolavano tra la gente. E ancora: dalla consapevolezza del lavoro affiancato al menefreghismo portato dal divertimento e dalla sete di alcool al modo in cui le persone si rapportavano le une con le altre.
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