Avevo letto da qualche parte che questo romanzo fosse uno dei lavori "minori" dell'autore e che non si potesse nemmeno paragonare a "Il Grande Gatsby" o a "Tenera è la notte". Beh, voglio dirvi che questa non è assolutamente un'opera minore, anzi. Il buon Fitzgerald riesce a scavare nell'animo dei due protagonisti (e non solo) in un modo che tutti gli scrittori, o presunti tali, dovrebbero riuscire a fare. La vicenda narra di due giovani sposi che consumando la propria passione e sperperando il proprio denaro in una sorta di "amour fou", iniziano a decadere fisicamente - e soprattutto moralmente - in un vortice senza vita, pieno solo di stagnate monotonia e solitudine, dove l'unica parvenza di luce paiono essere le interminabili feste piene zeppe di alcool e di incessanti danze. Il tutto, come Fitzgerald ci ha abituato, è intriso da una meravigliosa prosa e da aforismi degni del miglior Oscar Wilde, condito, ancora, da descrizioni tanto minuziose quanto affascinanti. Concludo dicendovi che per tutti gli amanti di questo geniale scrittore, il suddetto libro non potrà che essere letto con la dovuta ammirazione; per chi, invece, non lo conoscesse, "Belli e Dannati" potrebbe essere il giusto trampolino per avvicinarsi alle fascinose parole di questo romanziere di classici moderni.
Scrivere pericolosamente. Riflessioni su vita, arte, letteratura
Nel 2011 ricorre il settantesimo anniversario della morte di James Joyce, ma per i lettori e gli scrittori di tutto il mondo l'autore dell'"Ulisse" di "Gente di Dublino" è più vivo che mai, come dimostra il successo del Bloomsday, la commemorazione che, da più di mezzo secolo a questa parte, il 16 giugno di ogni anno vede svolgersi eventi in suo onore in centinaia di città. Minimum fax ha scelto a sua volta di rendere omaggio a Joyce con una raccolta di citazioni, per la curatela di Federico Sabatini, che, spaziando dalla narrativa ai saggi alle lettere, offrono una panoramica completa e accessibile del suo pensiero sull'arte di scrivere: riflessioni sul processo creativo, sulle tecniche di narrazione, sul mercato editoriale, sul ruolo dello scrittore, nonché preziose osservazioni critiche sulla propria opera e quella altrui. Molto più agile da consultare rispetto a un manuale accademico, ma altrettanto ricco nei contenuti, "Scrivere pericolosamente" è un libro adatto al pubblico degli studenti e degli studiosi così come a quello dei semplici appassionati di letteratura e scrittura: ed è il perfetto complemento alle opere narrative di un grande classico del Novecento.
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Sabrina Berti 05 gennaio 2013
Mi è piaciuto molto! Anthony e Gloria trascorrono la loro giovinezza tra vizi e dissipatezze, in attesa di un'eredità che stenta ad arrivare...