Lo scudo di Talos

Manfredi è senza dubbio il re del romanzo storico, nessuno come lui sa trascinarti indietro nel tempo e rendere qualsiasi avvenimento storico interessante. L'ambientazione è Sparta, mitica città greca, il che lo rende ancora più appassionante. La trama è avvincente e non annoia praticamente mai, questo libro scorre veloce e lo divorerete in poco tempo. Ci si affeziona velocemente ai personaggi, soprattutto al protagonista. Consigliatissimo a tutte le età.

Mi sono avvicinata a questo libro con molta titubanza, sia per il genere che mi apprestavo a leggere che consideravo pesante e noioso, sia per i giudizi che avevo sentito esprimere sull’autore da che aveva dovuto precedentemente leggere le sue opere. Ma mi sono subito ricreduta. Il testo è di facile comprensione, anche se non manca qualche forma particolare e ricercata. Alcuni capitoli sono stati un po’ impegnativi, a causa della presenza contemporanea di troppi luoghi, nomi ed avvenimenti storici. La lettura è stata scorrevole ed è stato impossibile lasciare un capitolo a metà, perché l’autore, con le sue esposizioni, incalzava ad arrivare alla fine della vicenda. Altri capitoli sono stati toccanti ed emozionanti: dall’abbandono di Kleidemos all’amore incondizionato di Kritolaos, dal dolce sentimento per Antinea al dolore per la morte del fratello ritrovato. Altri capitoli ancora sono stati particolarmente sanguinosi: il pestaggio di Talos da parte di Brithos inclusa l’uccisione del suo cane, la tortura di Karas, la violenza di Karas quando uccide uno spartano che offende Talos e Karas stesso. Un particolare che colpisce molto per pagine e pagine è la lealtà, da quella di Lahgal, giovane servo siro, a quella dello stesso Talos, che per anni combatte per la sua patria e mai si ribella a chi continua a prorogargli il momento di tornare a casa. Molto utile l’inserimento da parte dell’autore di brevissimi titoli all’inizio di ogni capitolo. Purtroppo proprio le ultime righe mi hanno un po’ delusa: non è chiarissimo né evidente se Talos sia morto (ma allora il corpo dov’è?), si sia trasformato in un lupo o se ne sia semplicemente andato. Sta comunque di fatto che il figlio non avrà un padre. Per concludere direi che è un libro assolutamente da leggere, a tratti facile a tratti più impegnativo, a volte dolce altre volte cruento; consiglio di non fidarsi delle recensioni altrui e, se possibile di leggere questo romanzo a voce alta, in quanto rende più partecipi ai fatti stessi.

Primo approccio con Manfredi e non avrei potuto chiedere di meglio. Ecco come rendere interessante e avvincente un evento storico. È attraverso Talos che ho imparato a conoscere la dura e inflessibile vita di Sparta, le classi sociali, i costumi e gli alti ideali di onore e gloria. Gli eventi frutto dell'immaginazione dell'autore si integrano perfettamente con la realtà passata e danno luogo ad una storia unica e assolutamente ben strutturata. Assolutamente consigliato.