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Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2024
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Il romanzo comincia con la vendita all'asta dell'appartamento al numero nove di via D'Antin, a Parigi; la casa in cui ha vissuto Margherita Gautier; la più bella cortigiana della città conosciuta come, 'la signora delle camelie'. Questi sono i fiori che lei teneva con sé quando si recava al teatro. Il personaggio è ispirato a Marie Duplessis, una celebre figura di cortigiana divenuta contessa di Perrégaux. Il narratore della storia entra in possesso di un libro appartenuto alla defunta. Il testo è Manon Lescaut, con una dedica sulla prima pagina da parte di un certo Armando Duval. È proprio questi a recarsi presso il narratore per chiedere di cedergli il libro. Si tratta di un oggetto per lui sede d'importantissimi ricordi dell'amatissima Margherita. S'instaura così un rapporto d'amicizia tra il narratore e il signor Duval, il quale gli racconta della sua difficile, intensa ma infelice storia d'amore con la cortigiana. Una storia unica nel suo genere, capace di smuovere i cuori più freddi e cinici, di far crollare definitivamente il castello del pregiudizio che racchiude le cosiddette donne mantenute, dinanzi al severo sguardo accusatorio e borghese dell'umanità. Scritto con un linguaggio decisamente poetico, Dumas infonde nei due protagonisti un'anima che potrebbe risultare inverosimile agli occhi del lettore, ma che riesce a non essere soltanto un prodotto melenso. Non vi è niente di eccessivamente sdolcinato. L'amore di Armando per una persona dalla salute instabile, accetta di sottomettersi completamente alla volontà della sua amata. I sentimenti che Armando prova per Margherita, gli forniscono l'energia che lo rende capace di affrontare l'ostacolo del sacrificio che comporta un cambiamento radicale della propria vita; un cambiamento da parte di entrambi. Margherita rinuncia perfino alla propria ricchezza per stare con l'uomo che le ha promesso di starle vicino. È il romanzo da cui lo stesso autore, ha in seguito tratto l'opera teatrale.
La storia è incentrata sulla travagliata relazione amorosa tra Marguerite e Armando Duval. Lei, bellissima cortigiana molto amata e apprezzata a Parigi, con clienti nell'altra società e abituata al lusso. Lui, un giovane ragazzo benestante di provincia. Nel susseguirsi delle vicende, ella si scopre capace di un amore che la farà rinascere piano piano cancellando le tracce degli innumerevoli altri uomini che hanno approfittato del suo corpo in precedenza. Oltre alla trama eccellentemente sviluppata, altrettanto eccellente è il dipinto della società ottocentesca che Dumas figlio ci consegna.
Questo libro è scritto divinamente ed è emotivamente straziante. L'unica pecca è quell'ostinata esigenza di far morire di qualche malattia tutte le donne dotate di autonomia e senso di indipendenza, comune per l'epoca. Beh, meglio questo del rogo e dell'accusa di stregoneria, ma anche la tubercolosi non scherza. Purtroppo la donna emancipata spaventa, quindi dobbiamo beccarci il finale strappalacrime e la redenzione nella morte della poveretta, ma resta davvero un capolavoro. Uno splendido capolavoro, che tra l'altro sancisce, a mio avviso, lo stereotipo tanto comune della rivendicazione segreta del familiare attraverso proposte economiche, che ci ritroveremo un po' ovunque in letteratura, saltando di genere in genere. Va letto. Assolutamente. A prescindere da tutto, va letto.
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