La signora nel furgone

Dopo aver conosciuto e amato il sottile humour di questo autore in “la sovrana lettrice” e “nudi e crudi” ho voluto approfondire la sua conoscenza con questo libricino. Alan Bennett non si è smentito e oltre a strappare un sorriso questa storia infonde anche empatia verso la protagonista, un’anziana barbona molto stravagante che movimenterà le giornate e la quotidianità dell’autore. La vicenda è infatti narrata in prima persona ed ha l’autore stesso come protagonista, lascia quindi intendere che la storia sia realmente accaduta. È un libro molto piacevole e lo consiglio!

Breve ma coinvolgente, che fa sorridere. Alan Bennett si riconosce subito grazie al suo stile unico. Ideale per staccare momentaneamente la spina dagli impegni di tutti i giorni

Ritrovarsi un'arzilla vecchietta a vivere in giardino con il suo furgone malandato e conviverci per quasi vent'anni non è da tutti, penso che solo una persona come Alan Bennett potesse farlo. In questo libro leggiamo brevi appunti estrapolati dal suo diario che ripercorrono in qualche modo questi anni di "vicinato" con la signora Sheperd che un bel giorno decide che il vialetto accanto alla casa di Bennet è il luogo giusto dove sostare, ma che anche viverci in pianta stabile non è così male. Terminato nel giro di un'ora, questo libricino di Bennet non mi ha convinta molto. Ho riconosciuto la prosa divertente e ho apprezzato la velata malinconia che scaturisce dal racconto della convivenza forzata con Mrs Sheperd ma non mi ha lasciato molto. Il personaggio di questa donna è reso molto bene, sono riuscita ad immaginarmela in modo netto in tutte le sue caratteristiche. Mi ha fatto sorridere e ho provato anche tristezza per lei e per la sua vita passata, ero curiosa di sapere come fosse finita a vivere in un furgone. Le risposte arrivano soltanto alla fine e fortunatamente sono soddisfacenti. "La sovrana lettrice" mi è piaciuto nettamente di più ma sono comunque curiosa di leggere altro di questo autore che riesce sempre a strapparmi un sorriso.