Ritrovarsi un'arzilla vecchietta a vivere in giardino con il suo furgone malandato e conviverci per quasi vent'anni non è da tutti, penso che solo una persona come Alan Bennett potesse farlo. In questo libro leggiamo brevi appunti estrapolati dal suo diario che ripercorrono in qualche modo questi anni di "vicinato" con la signora Sheperd che un bel giorno decide che il vialetto accanto alla casa di Bennet è il luogo giusto dove sostare, ma che anche viverci in pianta stabile non è così male. Terminato nel giro di un'ora, questo libricino di Bennet non mi ha convinta molto. Ho riconosciuto la prosa divertente e ho apprezzato la velata malinconia che scaturisce dal racconto della convivenza forzata con Mrs Sheperd ma non mi ha lasciato molto. Il personaggio di questa donna è reso molto bene, sono riuscita ad immaginarmela in modo netto in tutte le sue caratteristiche. Mi ha fatto sorridere e ho provato anche tristezza per lei e per la sua vita passata, ero curiosa di sapere come fosse finita a vivere in un furgone. Le risposte arrivano soltanto alla fine e fortunatamente sono soddisfacenti. "La sovrana lettrice" mi è piaciuto nettamente di più ma sono comunque curiosa di leggere altro di questo autore che riesce sempre a strapparmi un sorriso.
La signora nel furgone
Chi accetterebbe mai di ospitare per diciotto anni nel giardino di casa propria una anziana barbona e il furgone debordante di rifiuti che ne costituisce il domicilio? Oltretutto Miss Shepherd non è una vecchina che susciti tenerezza: è grande e grossa, scontrosa, bislacca, poco incline alla gratitudine. Porta una sottana fatta di stracci per la polvere, occhiali da sole verdi e, a mo’ di cappello, un cestino di paglia ottagonale. Si fa scarrozzare per la città su una sedia a rotelle ed emana un insopportabile fetore. Chi mai accetterebbe una così perturbante prossimità? Forse solo Alan Bennett, che in questo libro permeato di sublime, sardonica pietas, e sostenuto da uno sguardo attento al più minuto particolare visivo e olfattivo, ci affida l’irresistibile diario di una lunga, incongrua convivenza. E forse solo Alan Bennett poteva trasformare l’abiezione in un genere di humour personalissimo – e Miss Shepherd in un personaggio memorabile.
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Testo in Italiano
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Teresa Russo 20 gennaio 2019
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GRAZIANO TEMPESTI 12 marzo 2017
Tutto ciò che nel comune sentire è paradossale o grottesco in questo romanzo si eleva a normalità. Nel giardino dell'autore staziona il camper di un'estrosa anziana signora di cui poco o nulla si conosce. Fra i due la convivenza non sempre è serena e cordiale soprattutto per le strane idee della bizzarra vecchietta. Situazioni comiche si alternano nella vicenda narrativa, finchè un giorno la signora muore, a modo suo, lasciando solo allora notizie di sé più precise.
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ELISA CAVANDOLI 06 giugno 2015
Chi mi segue e legge le mie recensioni saprà già che la conoscenza dell'autore Alan Bennett é ancora molto scarsa. Ho letto per caso un suo libro e l'ho apprezzato molto, e per questo motivo ora sono intenzionata ad approfondire la mia conoscenza di questo autore. Mi sono imbattuta quindi in questo libro, e già alla lettura della trama sono rimasta incuriosita. I libri di Alan Bennett sono davvero piccolini, e anche i singoli capitoli sono corti, quindi la lettura é davvero adatta a tutti. Ma veniamo alla storia. Si parla di Miss Shepherd, una donna particolare quanto "colorata" che per sua decisione vive in un furgone, anzi in più furgoni, perché durante la sua vita ne ha cambiati diversi. Vista la sua età avanzata non usa i furgoni come "camper" ma come vere e proprie case in cui vivere. Questa strana Miss Shepherd é davvero singolare. Non é povera, ma decide ugualmente di passare la vita in un furgone, e di rendere la vita impossibile al malcapitato di turno che decide di aiutarla. Il malcapitato del libro é Mr Bennett, che già dal primo incontro scopre di che pasta é fatta questa strana signora. Colto da gentilezza estrema decide di farla posteggiare nel suo giardino e le collega tutti gli impianti alla casa, gentilissimo da parte sua aiutare una signora anziana, ma se ne pentirà presto. Non manca giorno che non si presenti con mise strampalate e inguardabili, e non dimentichiamo le continue assurde richieste che fará ogni volta che Mr Bennett per errore passa davanti al furgone. La convivenza sembra un poco opprimente, ma si troverà presto ad abituarsi, e anzi a sentirne la mancanza quando non é presente. Nel racconto ho apprezzato la divertente comicità e lo scambio di battute tra il sarcastico e l'esasperato. Il libro é scritto come un diario tenuto da Mr Bennett. Sinceramente non ho capito se il racconto é creato dallo spunto di una situazione vissuta dall'autore o se inserirsi nei racconti é il suo stile di scrittura, ma ora voglio sicuramente approfondire. Tutta la storia é carina e si legge facilmente, oltre che molto velocemente, e leggendo oltre il racconto in se stesso, si vede sotto tanta verità dell'essere umano. Non mi resta che augurare a tutti una Buona Lettura!
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