Silver. La trilogia dei sogni. Vol. 1

Il primo capitolo, Winter mi era piaciuto molto, tanto da divorarlo in un giorno. Il seguito è stata un po' più lunga, adesso vi spiego il perché. Winter la protagonista, continuava a piangersi addosso e così via, "non posso stare con Rhys, il mio potere..., non voglio essere un vampiro, e bla bla bla." E sono in casi come questi che penso: "grazie al cielo non è in prima persona!" Però andando avanti migliora prima di tutto la protagonista diventa meno lagnosa, alcuni personaggi che nel libro precedente erano un po' "in ombra" in questo capitolo si conoscono meglio. E poi se la storia precedente era ambientata di più a Cae Mefus. Silver è ambientato di più a Londra. Ovviamente mi aspetto un seguito visto il finale.

Finalmente sono riuscita a portare a termine questa trilogia (leggendone praticamente uno all'anno)... purtroppo non mi è piaciuta quanto la prima, che era veramente una strafigata, ma in ogni caso sono riuscita a trovarla piacevole, quest'ultimo forse più degli altri due, che in certi momenti non mi sono sembrati particolarmente avvincenti. L'ultimo sì, soprattutto il finale che mi ha lasciata molto sorpresa.. non ci sarei mai arrivata a pensare chi era secrecy e nemmeno com'è andata a finire, anzi... ero lì che pensavo "e mo so cazzi".

Se avete amato La trilogia delle gemme (Red, Blu e Green) come l'ho amata io, non rimarrete delusi dal questo libro che apre una nuova trilogia: quella dei sogni. Anche in questo libro la Gier è stata in grado di catturarmi completamente e trasportarmi in una nuova dimensione fatta di meraviglia. Leggendo questo libro sono rimasta sospesa tra la realtà e il sogno, in un mondo dove il paranormale si insinua sempre di più nella storia, senza peró dimenticare il romanticismo e l’amore. Premettendo che La trilogia delle gemme è secondo un parere personale più bella e affascinante, Silver è comunque riuscito a farmi entrare nella spirale di sentimenti contorti della protagonista che vengono chiariti solo con il procedere della storia tanto da tenermi incollata alle pagine fino all'ultima lettera. Se ne La trilogia delle gemme si veniva trascinati in viaggi meravigliosi nel tempo, con Silver il viaggio viene fatto all’interno dei sogni. Ciò che mi ha fatto amare ancora di più la storia è stata sicuramente la scrittura avvolgente a cui si affiancano descrizioni accurate dei personaggi, senza però entrare troppo nella psicologia ma usando sempre un vocabolario ricco e perfetto. Credo che Silver sia un libro scorrevole, sorretto da una scrittura frizzante, con passaggi ironici e altri più riflessivi, senza avere la pretesa di vestirsi da capolavoro. Nelle battute finali troviamo il solitocolpo di scena a cui ci ha abituati la Gier e che mi ha fatto amare ancora di più questo romanzo. Lo consiglio vivamente a tutti quelli che vogliono viaggiare con la fantasia e tornare a sognare come quando eravamo bambini.