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Il sorpasso di Dino Risi - DVD
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Il sorpasso
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Descrizione


In un assolato pomeriggio d'agosto, un timido studente di legge incontra un uomo di mezza età, arrogante e dissacratore, che lo trascina in un lungo viaggio, a tutta velocità, alla scoperta della vita e, soprattutto, dei propri fallimenti. Il ragazzo pagherà caramente questa lezione di vita.
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Dettagli

1962
DVD
8017229438257
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Premi

    1963 - Nastro d'Argento - Miglior attore - Gassman Vittorio
    1963 - David di Donatello - Miglior attore - Gassman Vittorio

Informazioni aggiuntive

Cecchi Gori Home Video, 2007
Terminal Video
106 min
Italiano (Dolby Digital 2.0 - stereo)
Italiano per non udenti
1,85:1 Wide Screen
speciale: ricordi di Dino Risi; biografie: biografia del regista e degli attori principali

Valutazioni e recensioni

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ziogiafo
Recensioni: 5/5

ziogiafo – Italia, 1962 - 1^ parte - Da una stretta collaborazione tra Dino Risi ed Ettore Scola nacque questa splendida ma pungente commedia che riportava sul grande schermo in maniera realistica gli “effetti collaterali” del boom economico italiano, quasi sfociando nel documentario. Una sorta di road-movie all'italiana che affronta tante tematiche dell’epoca, da quelle più frivole a quelle più complesse, a volte divertendo a volte facendo riflettere profondamente. Al centro di questa storia itinerante due personaggi dai caratteri opposti, uno timido, l’altro spavaldo che “viaggiano” nelle loro vite a bordo di una strombazzante Lancia Aurelia, “sorpassando” ogni minimo ostacolo verso la libertà. In una Roma deserta per il Ferragosto, con negozi e bar chiusi, Bruno Cortona (Vittorio Gassman) è alla disperata ricerca di una tabaccheria e di un telefono, guardandosi intorno, per caso, scorge Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant) affacciato alla finestra e gli chiede aiuto. E’ così che i due si conoscono. Bruno è un simpatico quarantenne pieno di vita che, con la sua travolgente personalità, riesce a convincere rapidamente il timido Roberto - studente in legge - ad uscire di casa e ad avventurarsi con lui in una “interminabile” corsa in automobile alla ricerca di nuove emozioni e all’insegna della trasgressione sociale. «Il sorpasso», rispetto ad altre “vecchie” pellicole della commedia all'italiana, presenta delle caratteristiche originali… non si limita a raccontare con la consueta retorica e superficialità il malcostume del Paese, ma dona ai personaggi uno spessore caratteriale consistente. Bruno è un uomo invadente, che vive di espedienti, si fa notare ovunque vada, è un’esplosione di vitalità, un opportunista che nasconde bene i suoi fallimenti e la sua solitudine. …/continua nella 2^ parte.

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ziogiafo
Recensioni: 5/5

ziogiafo – Italia, 1962 - 2^ parte - Roberto invece è oltremodo timido, introverso, riflessivo, uno studente con le idee chiare che ama le cose fatte per bene, il suo obiettivo è la laurea. Intanto si lascia coinvolgere dall’amico “ancora estraneo” ma già “maestro di vita” in questa affascinante avventura di strada e, in un momento di estrema contentezza - mentre continuano a vagabondare correndo con la potente spider - lo ringrazia per avergli fatto trascorrere i più bei giorni della sua vita, non immaginando il triste destino che da lì a breve, dopo una curva, lo attende… «Il sorpasso» è un capolavoro di sintesi dell’Italia degli anni Sessanta, una degna rappresentazione del grande desiderio di evasione che c’era in quel periodo “storico”, un’intensa commedia con due personaggi protagonisti che si dividono la scena in modo netto con le loro profonde problematiche sociali. Una coppia di attori d’eccezione diretti da un magistrale Dino Risi che, scrivendo la sceneggiatura, aveva immaginato inizialmente Alberto Sordi nel ruolo del rude Bruno Cortona, poi subentrò Vittorio Gassman che con la sua prorompente personalità e il suo grande talento diede la giusta dimensione a questo personaggio aggressivo dell’italiano medio di quegli anni, vincendo per la particolare prova d’attore due importanti premi come migliore protagonista. Anche l’interpretazione di Jean-Louis Trintignant è stata formidabile, infatti, da grande esponente della scuola classica del cinema francese quale era, si è calato nel complesso ruolo di Roberto Mariani in maniera perfetta. Da notare anche la simpatica partecipazione della giovanissima e bella Catherine Spaak, nella parte della figlia di Bruno Cortona, in un ruolo tipico da ragazzina snob anni Sessanta. Il film va avanti a ritmo di twist e di altri famosi brani musicali tipici dell’epoca, su una colonna sonora diretta dal maestro Riz Ortolani. Il grande cinema italiano da riscoprire… Cordialmente, ziogiafo.

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furetto60
Recensioni: 5/5

Icona del cinema italiano, è un eccezionale intreccio di commedia e dramma (con ruoli rimasti attaccati agli interpreti), uno spaccato del Belpaese in pieno boom economico in cui i furbetti riescono, a differenza dei giorni nostri, ancora a strappare un sorriso. Pur imperfetto, un capolavoro da vedere e rivedere.

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Recensioni

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Jean Louis Trintignant

1930, Piolenc

"Attore e regista francese. Interprete timido e schivo, abilissimo nel costruire personaggi apparentemente impassibili che però riescono a mostrare in modo sofferto i propri sentimenti, debutta nel cinema nel 1956 al fianco di B. Bardot in Piace a troppi di R. Vadim; dopo alcuni anni trascorsi nell’esercito durante la guerra in Algeria, è ottimo interprete in Un’estate violenta (1959) di V. Zurlini e Il sorpasso (1962) di D. Risi, mentre la consacrazione definitiva arriva con Un uomo, una donna (1966) di C. Lelouch, film che lo conferma come uno dei più apprezzati attori europei. Nel 1969 è impeccabile protagonista di Z - L’orgia del potere di C. Costa-Gavras e La mia notte con Maud di E. Rohmer; l’anno successivo offre una straordinaria interpretazione nei panni di un uomo sedotto dal fascismo...

Vittorio Gassman

1922, Genova

"Attore e regista italiano. Nell'infanzia trascorsa tra Genova, Palmi e poi (definitivamente) a Roma, al seguito del padre ingegnere edile tedesco, già preannuncia un temperamento artistico esuberante e mercuriale. Allievo dell'Accademia d'arte drammatica, si impone come uno dei più dotati attori della propria generazione, in grado di affrontare sia i ruoli del repertorio classico (Amleto, Otello, Adelchi, Oreste) sia quelli del teatro moderno (Un tram che si chiama desiderio), lavorando con le compagnie più prestigiose e sotto i registi più importanti (in particolare L. Squarzina e L. Visconti). Nel 1954-55 fonda una propria compagnia, conservando sempre il gusto per la provocazione (da Kean, genio e sregolatezza, 1955, di Dumas padre, a Affabulazione, 1977, di Pasolini, fino a Ulisse e la...

Catherine Spaak

1945, Boulogne-Billancourt

Attrice francese. Non ancora quindicenne esordisce sul grande schermo in una parte di sfondo nel cupo dramma carcerario Il buco (1960) di J. Becker, che le spalanca le porte del cinema. Nello stesso anno è chiamata da A. Lattuada, amico del padre (lo sceneggiatore Charles S.), per interpretare l’adolescente romantica protagonista dello «scandaloso» I dolci inganni (1960). Seguono pellicole che evidenziano il suo fascino acerbo e provocante grazie a ruoli a lei ben congeniali: è la ragazza sbarazzina che fa perdere la testa a un maturo U. Tognazzi nel satirico La voglia matta (1961) di L. Salce, la sedicenne fidanzata di un industriale attempato nel cinico Il sorpasso (1962) di D. Risi, la spregiudicata protagonista delusa dagli uomini nell’amaro La parmigiana (1963) di A. Pietrangeli, una...

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