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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2024
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Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell'atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l'acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani. Un romanzo sull'appartenenza e l'accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.
«Una grande storia libera di questo tempo sghembo» – Concita De Gregorio, la Repubblica
«Un romanzo baciato da qualcosa di magico: l'incontro tra scrittura e personaggi, tra senso poetico e precisione, tra forza e verità nel raccontare il proprio tempo – Annelena Benini, Il Foglio
«Una trama che s'infittisce, e scolpisce i personaggi raccontati da Mario Desiati con la precisione e la bellezza della sua prosa generosa e affilata insieme» – Lisa Ginzburg, Avvenire
«Leggendolo ci sentiamo vivi, non semplicemente elettrizzati: vivi in ogni inconfessata sfumatura mentre camminiamo spavaldi su quel lato della luna che non a tutti è dato vedere» – Nadia Terranova, tuttolibri
«A volte si leggono romanzi solo per sapere che qualcuno ci è già passato.»
Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano piú. A Claudia però la provincia sta stretta, fugge appena può, prima Londra, poi Milano e infine Berlino, la capitale europea della trasgressione; Francesco resta fermo e scava dentro di sé. Diventano adulti insieme, in un gioco simbiotico di allontanamento e rincorsa, in cui finiscono sempre per ritrovarsi. Mario Desiati mette in scena le mille complessità di una generazione irregolare, fluida, sradicata: la sua. Quella di chi oggi ha quarant'anni e non ha avuto paura di cercare lontano da casa il proprio posto nel mondo, di chi si è sentito davvero un cittadino d'Europa. Con una scrittura poetica ma urticante, capace di grande tenerezza, dopo Candore torna a raccontare le mille forme che può assumere il desiderio quando viene lasciato libero di manifestarsi. Senza timore di toccare le corde del romanticismo, senza pudore nell'indagare i dettagli piú ruvidi dell'istinto e dei corpi, interroga il sesso e lo rivela per quello che è: una delle tante posture inventate dagli esseri umani per cercare di essere felici.
Vi racconto la storia di Claudia e Francesco di Martina Franca, in provincia di Taranto ma che assomiglia alla mia vicenda e a quella dei miei amici di Mola di Bari, che siamo soliti chiamarci “spatriati”.Questa parola ha molteplici sfumature perché per noi meridionali non vuol dire semplicemente non avere una patria, ma indica soprattutto essere persone precarie, vagabondi senza meta.C’è chi sceglie di fermarsi e chi parte alla ricerca di qualcosa che forse nemmeno conosce.Claudia, in questo caso, lascia Martina Franca mentre Francesco invece rimane. Così come resta quel legame tra di loro che non è solo amicizia, né solo amore, né men che meno solo sesso. Sono anime forti e fragili in ugual modo, che ci regaleranno una storia ricca di tante piccole storie che ci faranno capire che vagabondi, alla fine, non sono solo quelli che partono ma anche, a volte, quelli che restano. Io vi aspetto in Feltrinelli e nel frattempo vi auguro buona lettura!
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