Premetto che questo è il primo ed unico libro che ho letto di questa autrice, l'ho acquistato dopo averci pensato tanto, per leggere l'esperienza della donna, piuttosto che della persona famosa. Lo stile nn incontra il mio gusto ,ma la testimonianza invece mi ha catturata. Potrebbe essere un libro scritto da una donna qualsiasi, crudo e anche stilisticamente semplice, ma l'essere così famosa ha reso la storia una testimonianza utile per tutte noi . Lo trovò un atto di coraggio,ml essersi messa a nudo ed esposta. Mi sono ritrovata nelle sensazioni e nel dolore, mi sono sentita visibile anche se nn è il mio libro,la mia vita. Lo regalerei agli uomini , a tutti quelli indifferenti alla parola cancro al seno.
Storia della mia ansia
"Un pomeriggio di tre anni fa, mentre stavo sul divano a leggere, un'idea mi ha trapassata come un raggio dall'astronave dei marziani. Vorrei raccontare così l'ispirazione di questo romanzo, ma penso fosse un'idea che avevo da tutta la vita. 'Sappiamo già tutto di noi, fin da bambini, anche se facciamo finta di niente' dice Lea, la protagonista della storia. Ho immaginato una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l'ansia. Lea odia l'ansia perché sua madre ne era devastata, ma crescendo si rende conto di non poter sfuggire allo stesso destino: è preda di pensieri ossessivi su tutto quello che non va nella sua vita, che, a dire il vero, funzionerebbe abbastanza. Ha tre figli, un lavoro stimolante e Shlomo, il marito israeliano di cui è innamorata. Ma la loro relazione è conflittuale, infelice. 'Shlomo sostiene che innamorarci sia stata una disgrazia. Credo di soffrire più di lui per quest'amore disgraziato, ma Shlomo non parla delle sue sofferenze. Shlomo non parla di sentimenti, sesso, salute. La sua freddezza mi fa male in un punto preciso del corpo.' Perché certe persone si innamorano proprio di chi le fa soffrire? E fino a che punto il corpo può sopportare l'infelicità in amore? Nella vita di Lea improvvisamente irrompono una malattia e nuovi incontri, che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria: nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso." (Daria Bignardi)
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Anno edizione:2019
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Formato:Tascabile
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tutti i testi come era da attendersi e in ottime condizioni
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Lea odia l’ansia. Sin da piccola ha lottato contro questa perché sua madre, per prima, ne era fortemente colpita. E adesso che ha quarantanove anni, un lavoro affermato come scrittrice e attrice di teatro, un marito israeliano di cui è innamorata nonostante gli alti e bassi dettati da una relazione conflittuale in cui lui la considera la sua disgrazia, deve fare i conti con la stessa sensazione di agitazione e preoccupazione che le ha colorato il passato. Perché? Perché la vita cambia con forza, imprevedibilità e impensabilità. Nella sua quotidianità irrompono la malattia ma anche nuovi incontri e Lea dovrà decidere con quale maschera affrontarli, se quella della curiosità e del sorriso o quella della malinconia e arrendevolezza. . Ma prima di tutto dovrà scontrarsi con se stessa e dovrà far fronte a quell’ansia costante che la attanaglierà. La malattia, prima vista nelle vite degli altri, nelle esistenze altrui, verrà descritta in prima persona, affrontata nelle sue fasi e nel suo divenire in un percorso di crescita e maturazione in cui lettore verrà coinvolto e reso partecipe in ogni suo corollario. Il tutto è avvalorato e accompagnato dalla penna chiara e precisa di Daria Bignardi che con la sua capacità analitica e il suo “averlo provato sulla propria pelle” riesce a creare un elaborato in gradi di far riflettere e di meditare.