Strom

L’opera di Martin Kohlstedt, “Strom”, è un flusso di momenti spietati che espongono il piano alla furia degli elementi. Nello scorrere dei 9 brani il compositore stesso dissipa e ripristina l’esperienza della musica nella sua dinamica originaria. “Strom” assume forma dalle sue svariate entità, apparendo rischioso e nebbioso e l’istante dopo diretto, quasi gioioso, per poi apparire nuovamente sbalordito dalla sua stessa solennità.
In “Strom” non ci sono risposte preimpostate, nessuna misura presa, nessuna interpretazione preconfezionata. Si può invece percepire, tra le note, l’intenzione di Martin Kohlstedt di erigere un monumento in onore dell’intuizione stessa.
L’artista tedesco si è fatto conoscere per la sua energia e l’imprevedibilità dei suoi concerti. Dopo due album in cui erano solo lui e il piano, ha stillato in profondità le possibilità e le connessioni dello strumento da solo sviluppandone nuovi legami naturali e fluidi con strumenti elettronici ed effetti. “Strom” è il terzo album in studio di Martin Kohlstedt ed è una sintesi tra lavoro su se stesso e sguardo al futuro: prima di entrare in contatto con il pubblico ha bisogno di entrare in più stretto contatto con sé. Lasciate che le note fluiscano e lasciate che Martin vi faccia da guida – con quelle mani che fanno tutto il lavoro, meticolosamente e maniacalmente, ma esclusivamente sue, come accade durante i suoi concerti. E questo è tutto ciò che c’è da sapere su Martin Kohlstedt.