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Anno edizione: 2019
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L’intellettuale indiano Vijay Prashad ha invitato alcuni scrittori che vivono in importanti democrazie (Stati Uniti, India, Turchia, Russia, Filippine) a riflettere sull’elezione alla presidenza dei rispettivi paesi di leader populisti che stanno forzando le forme dell’esercizio democratico.
Esiste un minimo comun denominatore tra Trump, Modi, Erdogan, Putin e Duterte, con la loro retorica della forza, il loro nazionalismo dilagante e il loro odio per il diverso? La velocità con cui il fenomeno si sta espandendo su scala mondiale ha inoltre indotto nottetempo a chiedere un contributo originale sul Brasile di Bolsonaro. Eve Ensler si insinua quindi sotto la pelle (e sotto la chioma…) del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Danish Husain ci racconta la storia del Primo Ministro indiano Narendra Modi. Burhan Sönmez rovista tra i particolari della sconcertante carriera del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Ninotchka Rosca denuncia l’universo maschilista di Rodrigo Duterte, mentre Lara Vapnyar mette a nudo il truce sessismo di Vladimir Putin. Infine, Luiz Ruffato esplora la patina “mitica” di Jair Bolsonaro.L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
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