Un'esperienza estrema, senza appigli e punti di riferimento consueti per cui occorre lasciarsi andare e non cercare di anticipare gli eventi né farsi aspettative. Crudo e scritto in un modo discontinuo e destabilizzante. Una volta che ci si abitua alle scelte stilistiche la storia scorre via veloce, ti tiene incollato per la curiosità di sapere come va a finire dopo, come si arriva al momento del disastro preannunciato nelle prime righe. Come in ogni suo lavoro, unico nel suo genere.
Survivor
Tender Branson, ultimo membro sopravvissuto di una setta, narra la storia della sua vita alla scatola nera di un aereo che sta precipitando al largo dell'Australia. In un crescendo delirante Tender racconta di quando viveva nella comunità della setta ignaro dell'esistenza di un mondo evoluto, e descrive i suoi lavori di maggiordomo, di suggeritore di galateo per "nouveaux riches" in difficoltà, di istigatore telefonico al suicidio. Le sue vicende raggiungono l'apice quando rimane l'unico superstite al suicidio di massa dei membri della setta e grazie alla cinica assistenza di un agente dello spettacolo. Ma le cose si mettono male quando emergono le prove che i suicidi della setta sono in realtà degli omicidi.
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Autore:
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Edizione:25
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ilaria pignalosa 06 maggio 2016
Con il suo stile asciutto, veloce e quasi claustrofobico, in "Survivor" troviamo un Palahniuk che si divete a sbeffeggiare una società edonista, dipendente da tutto ciò che è futiole e capace di inglobare il singolo individuo fino ad annullarlo. "Una critica ad una società disgregante e alienante", come campeggia in copertina accanto al suo nome. Già, ma questo romanzo è molto di più. E' una finestra spalancata all'improvviso sul mercato in cui, quotidianamente, la religione viene svenduta, i valori derisi, l'individuo indottrinato e reso schiavo. Non ci sono perbenismi ed ipocrisie, solo un irrefrenabile e incontrollabile count down verso la fine, la dissoluzione. Persino le pagine ed i capitoli sono numerati in un progressivo conto alla rovescia, scandito dalla narrazione di Tender Branson, sfuggito al suicidio collettivo dei membri della setta religiosa di cui è l'unico sopravvissuto e poi coinvolto in un'enorme e paradossale operazione mediatica che lo renderà un pupazzo, una marionetta.
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Silvia Rusu 02 ottobre 2014
E' semplicemente una trama che si sviluppa in continuazione senza fermarsi, il protagonista è statico e passivo, facendosi trascinare dagli avvenimenti della vita e dalla sua particolare situazione come in un vortice. Scritto molto bene come sempre è affascinante e quasi "malato"come libro; più che in altre occasioni si accanisce contro l'alienazione propria della società americana che non valuta gli individui per ciò che sono ma per ciò che rappresentano agli occhi degli altri. Meraviglia.