Tele sfilacciate

Daniela Pisanello È nata in Svizzera nel 1968, dove trascorre una parte della sue infanzia, successivamente si trasferisce in Italia in un paesino nei pressi di Gallipoli e poi a Parma, per terminare gli studi. Specializzata in Logopedia inizia il suo percorso lavorativo all'interno dei servizi sociali, toccando varie aree e con diverse competenze e ruoli di responsabilità. È mamma di due figli. Tra le sue pubblicazioni: “I Poeti contemporanei 117”, pubblicazione con altri autori, a cura di Elio Pecora; “Parole Sparse - Antologia poetica” con la prefazione di Plinio Perilli; la raccolta poetica “I Poeti Contemporanei 7 Autori” pubblicazione a cura di Elio Pecora. Ha partecipato a diverse manifestazioni letterarie nazionali, tra cui: nel 2013 al Concorso di Poesia con il patrocinio del Comune di Parma, assessorato alla cultura, con conseguimento del Diploma di merito per la poesia “Parole”; nel 2014 Premio Nazionale di Poesia, finalista con la poesia “Il Tempo”; nel 2015 Cittadellapoesia VII edizione, finalista e con conseguimento del diploma di merito per “Venti Caldi”, consegnato da Giuseppe Marchetti che fu allievo di Ungaretti. Dal 2020 ha partecipato anche a diversi concorsi letterari internazionali: La panchina dei Versi, con menzione di merito per “Tele Sfilacciate”, inserita nella raccolta poetica omonima con autori vari. Con quest'opera è vincitrice del super premio: la pubblicazione con la casa editrice Aletti della raccolta di poesie nella collana I Diamanti della Poesia, con prefazione a cura di Alessandro Quasimodo; ha partecipato al concorso “Il Federiciano”, con la poesia “Matasse”, e nel 2021 al concorso internazionale di poesia “Dedicato A…Giornata Mondiale della Poesia” ricevendo la Menzione di Merito per la poesia “Stella polare”. Scrive poesie da sempre e questo è il suo pensiero: “È un modo per fare ordine nei pensieri. La poesia è stata uno strumento che ha legato i luoghi alle persone e pezzi di vita così diversi tra loro. Ne ho amato ogni piccola sfumatura, anche quelle pennellate scure che vissute fino in fondo, mi hanno consentito di “svoltare” in tante situazioni nelle quali mi sentivo stretta. Sono quella fuori dalle file, diretta e fuori dalle righe, vivo al massimo tutto quello che faccio e ne conservo memoria, una traccia felice, per affrontare i giorni... di pioggia.”