Terminal

Siamo al cospetto di una delle più eclettiche ed imprendibili formazioni del nord Europa. Vero e proprio gruppo culto attivo dalla prima metà degli anni '90, i finlandesi Circle si sono fatti portavoce della cosiddetta NWOFHM, acronimo che sta per New Wave Of British Heavy Metal. Nonostante la recente associazione con Southern Lord, la band non intende riprodurre in maniera pedissequa le movenze del più classico metallo, andando a cercare spunti nel folklore (apocalittico), nel kraut-rock ed in mille altre forme sostanzialmente diverse. Non a caso hanno inciso per l'etichetta dei Faust (Klangbad), per l'americana No Quarter e la britannica Latitudes. Questo loro nuovo disco è un favoloso guazzabuglio di sonorità che rasentano il black metal (l'opener Rakkaukka Al Dente), il classico motorik-rock (Terminal), il più folle prog rock sinfonico (Imperiumi, un assurdo ibrido tra Magma e primi Judas Priest !) ( o l'influenza de Le Mystère Des Voix Bulgares (Saxo).