La testimone del fuoco

L'autore ha creato un personaggio emblematico, l'ispettore Linna, straordinario.

Inizialmente perplessa per lo stile un po' freddo, quasi un filmato senza sonoro, poi sono stata catturata. Il protagonista, un poliziotto quasi infallibile, si muove, osserva, analizza, deduce e agisce. Nessuna analisi psicologica, solo gesti e dialoghi scarni. Eppure forse proprio in questo sta il fascino di una scrittura scarna, fatta di periodi brevi e di dialoghi quasi impersonali. Spetta al lettore indovinare sentimenti ed emozioni dei personaggi, ed è proprio questo che ti rende sempre più partecipe e coinvolto. Dalle vicende emerge un sottofondo drammatico, l'immagine di una società in cui è normale essere crudeli o indifferenti, e la comunicazione tra gli esseri umani è ridotta all'essenziale. Uno dei pochi libri in cui è stato dato spazio alla mia immaginazione per rendere reale le sofferenze ed i traumi dei personaggi. Utili anche i brevi richiami delle vicende precedenti all'inizio di alcuni capitoli, visto l'alternarsi frequente di vicende diverse.

Che dire? Lars Kepler non mi delude mai. Scrittura scorrevole e intrigante. Trama coinvolgente e finale ottimo per un buon thriller. Consigliatissimo.