Ti ricordi, papà?

Tu non lo sai, ma io mi ricordo tantissime cose. La prima che ho visto sono stati i tuoi occhi nocciola e i capelli ricci. Appena mi hai preso in braccio te li ho tirati, ma non ti ho fatto male. Anzi, è stato così che ci siamo dati per la prima volta la mano. È vero, all’inizio stavo di più con la mamma. Ma già allora il gioco più spericolato lo facevo soltanto con te: volare fino al soffitto!Non facevo che traballare e cadere col sedere a terra. Tu non lo sai, ma a volte pensavo che non ce l’avrei mai fatta. La mamma aveva paura, tu invece dicevi che l’importante è rialzarsi. E quando finivo a terra, mi facevi il solletico sulla pancia e restavamo sdraiati sul pavimento tenendoci la mano. Finché il giorno tanto atteso è arrivato. All’improvviso mi hai detto: “Forza, vieni!” e io, come se non aspettassi altro, sono corso dritto tra le tue braccia... Cos’è un papà? È chi ti insegna ad andare in bicicletta, ti lancia in alto, fino al soffitto, e anche chi è pronto a insegnarti a rialzarti ogni volta che cadi. Un papà è tutto questo e ancora di più: è l’amico che ti accompagna in ogni esperienza della vita. Anche quando a diventare padre sei tu.