L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un breve romanzo giallo tutto giocato sulla perfetta puntualità dei trasporti giapponesi. Lo stile è proprio quello che ci si aspetta da uno scrittore giapponese: un giallo perché si è alla ricerca di un assassino ma senza colpi di scena o risvolti inaspettati..
Ho amato questo libro, breve ma intenso e soprattutto estremamente complesso. Il finale mi ha sorpresa e questa è la cosa che apprezzo di più in un giallo, sono rimasta davvero affascinata dallo schema diabolico architettato dal colpevole. L'ambientazione rende la narrazione ancora più piacevole: la nebbiosa spiaggia dove vengono ritrovati i cadaveri, la frenetica città, gli infiniti treni che diventano non solo mezzo di trasporto ma veri protagonisti della vicenda. Consiglio di leggerlo con una certa attenzione, più che altro per riuscire a capire l'intreccio contorto di orari e stazioni ferroviarie che è il cuore della storia.
E' innegabilmente un romanzo interessante, giocato tutto su alibi e orari. A volte le tante elucubrazioni su questi ultimi rendono un po' arduo seguire fino in fondo i ragionamenti in materia... ma temevo che tutto questo insistere sulle tabelle dei treni potesse risultare più pesante. Va però anche detto che non fa parte della tipologia di romanzo che prediligo (quello classico ad enigma della Golden Age) e quindi la soddisfazione personale alla fine non può essere piena. Ci sono, è vero, un paio di “sorprese” finali, di cui una, relativa proprio ai chiarimenti relativi al “colpevole”, ma chi ha letto il libro capirà che mi riferisco al ruolo determinante negli accadimenti narrati giocato da un certo personaggio, da considerarsi il vero “deus ex machina” della vicenda), potrebbe quasi far ritenere che, alla fin fine, avvenga un ritorno sul “seminato” della rivelazione finale dell'omicida da parte dell'autore, in linea con una verità tenuta nascosta dall'autore, utilizzata come “cuore” del racconto, a cui il lettore deve cercare di arrivare in una “gara” con l'investigatore “di carta”. Ma, in verità, a mio parere questo – lo ripeto – non basta per rendere questo romanzo un giallo “classico” ad enigma: parlerei piuttosto, per rientrare nei cliché tradizionali, quasi di una inverted story, in cui c'è da capire come sia stato possibile, per l'omicida, essere contemporaneamente in due posti a chilometri e chilometri di distanza. In più, personalmente, tranne i nomi (e l'idea di treni che viaggiano rispettando rigidamente gli orari...), l'ho trovato anche “poco giapponese” nei climi e in gran parte delle situazioni psicologiche. Al tirar delle somme, faccio dunque fatica a dare un giudizio obiettivo
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore