Tokyo tutto l'anno - Laura Imai Messina - copertina
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Letteratura: Italia
Tokyo tutto l'anno
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Descrizione


Laura Imai Messina, che ci vive da quindici anni e vi ha ambientato i suoi romanzi, ci accompagna in una Tokyo familiare e sconosciuta al viaggiatore occidentale, quotidiana, fatta di stradine nascoste, riti domestici, abitudini secolari e tradizioni modernissime. Tokyo tutto l'anno, arricchito dalle splendide illustrazioni di Igort, è un viaggio sentimentale, autobiografia in forma di città, enciclopedica lettera d'amore a una metropoli e ai suoi abitanti, indimenticabile romanzo di luoghi, personaggi, cibi, leggende, sogni.

«Memoir, guida autobiografica, saggio: Tokyo tutto l'anno di Laura Imai Messina è una dichiarazione d'amore messa su carta» - Annachiara Sacchi, la Lettura

«Tokyo sembra sempre in costruzione. Da bruco a farfalla, da farfalla a rondine, da rondine a sasso, da sasso a palazzo, da palazzo a bosco, da bosco a… È in uno stato di infanzia perenne, come una bambina che a guardarla non pare diversa, ma poi confrontandola con le fotografie – l’album aperto una domenica sulle ginocchia – emerge strabiliante nella differenza».

«La forma di una città cambia piú veloce di un cuore» diceva Baudelaire. E forse, tra tutte le città, Tokyo è quella che cambia piú velocemente se è vero, come scrive Laura Imai Messina, che l’antica Edo «è in uno stato di infanzia perenne». Laura si trasferí a Tokyo per studiare: pensava sarebbero passati pochi mesi – quanto bastava per perfezionare il suo giapponese – non che sarebbe rimasta piú di quindici anni, e che si sarebbe innamorata perdutamente di una delle città piú affascinanti, labirintiche e seducenti del mondo (oltre che di un ragazzo che sarebbe diventato suo marito). Tokyo non solo è una delle grandi metropoli globali, ma è anche una città densissima di storie, tradizioni, simboli, «segni »: è la città dove usanze secolari vivono accanto ai quartieri degli otaku, gli appassionati di manga e videogame, dove le culture giovanili piú effervescenti del pianeta si muovono nelle stesse strade su cui si affacciano piccoli locali tipici. È una città in cui i ritmi frenetici del lavoro e del commercio si alternano a quelli cadenzati delle stagioni e delle festività, dove il rito ha un’importanza fondamentale perché è il calendario, con le sue feste e la sua memoria, a regolare la vita dei suoi abitanti. Laura Imai Messina racconta Tokyo con uno sguardo unico, a cui la conoscenza delle usanze e delle strade non ha tolto freschezza e curiosità. Un viaggio lungo un anno, da Mutsuki, gennaio, «il mese degli affetti», a Shiwasu, dicembre, «il mese dei bonzi affaccendati», fino al cuore di Tokyo, la «città bambina».

Dettagli

8 settembre 2020
XIV-272 p., ill. , Rilegato
9788806244217

Valutazioni e recensioni

  • Muglia Cleo

    Un interessante approccio alle feste e tradizioni giapponesi viste dagli occhi di una occidentale trapiantata a Tokyo tanti anni fa, accompagnato dalle splendide illustrazioni di Igort. Per chi non conosce molto di questo affascinante mondo può essere un primo passo per avvicinarsi ad alcuni aspetti della cultura giapponese e conoscere un po' meglio la città di Tokyo, consigliatissimo.

  • Il racconto c'è e ha diversi aspetti interessanti. Ci si perde e ci si stanca un po' appresso a tutte le celebrazioni che si svolgono nella città Il libro è illustrato splendidamente.

  • Rebecca My

    Laura Imai Messina è riuscita a prendere l'idea che mi ero fatta di T?ky? e stravolgerla completamente. Ero convinta che T?ky? fosse esclusivamente metropoli, che Shibuya e il suo famosissimo incrocio fossero l'esempio di quello che la città ha da offrire in ogni suo angolo. In questo saggio -anche se, a mio avviso, definirlo saggio è un po' riduttivo- la scrittrice ci prende per mano (esattamente come fa con Sosuke, il suo primogenito) e ci fa scoprire non solo le sfaccettature di T?ky?, ma anche le tradizioni che permeano la cultura giapponese. Uno degli aspetti che mi ha più colpito è che T?ky? ha fatto proprio il concetto di "memoria": se noi siamo qui, è solo grazie a ciò che siamo stati: basti pensare al tram della Toden Arakawa-sen, che è letteralmente l'ultimo tram di T?ky? sopravvissuto per volontà di alcuni cittadini alla modernizzazione costante dei trasporti, ma anche a tutte le tradizioni che vengono assimilate dalle nuove generazioni. Per non parlare poi del fascino della stessa lingua giapponese: dai kigo associati ad ogni stagione e che vengono utilizzati anche nella composizione degli haiku, alle infinite sfaccettature con cui si può descrivere un evento atmosferico, o al termine specifico per il bicchiere di acqua bevuto il primo dell'anno. L'abilità di Laura Imai Messina è stata quella di offrirci uno spaccato della sua vita quotidiana all'interno della sua metropoli, con estrema delicatezza; le parole che la scrittrice dedica alla sua città sono inoltre impreziosite dalle bellissime illustrazioni di Igort, che rendono al meglio le atmosfere "sentimentali" descritte dall'autrice. Grazie a Laura Imai Messina, ho anche capito che bisognerebbe preservare la curiosità fanciullesca e guardare le città che visitiamo e anche quelle in cui viviamo con occhi nuovo, ponendoci domande e chiedendoci "Ma io da dove vengo?". P.S. come altri lettori, mi sono già ripromessa di dedicarmi alla lettura di ognuno dei mesi descritti nei mesi corrispondenti, partendo dal 2021. L'ho appena finito, eppure vorrei subito ricominciare, riassaporare le atmosfere descritte. Sì, mi sono commossa leggendolo. Ve lo stra-consiglio.

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