Ecco finalmente un grande romanzo su un periodo storico poco trattato dalla letteratura. L'azione di svolge a Dresda e copre quasi tutti gli anni 80 del Novecento, seguendo le vicende di una famiglia alto-borghese che assiste al tracollo del regime comunista, un regime dispotico e asfissiante ma capace al tempo stesso di offrire protezione e sicurezza. Opera corale, l'autore rende in maniera magistrale i turbamenti dei protagonisti, fiduciosi in un futuro migliore ma anche spaventati dalla perdita di uno stile di vita che pareva immutabile. Consiglio di non lasciarsi spaventare dalle oltre mille pagine di questo libro, chi decide di affrontarle sarà ricompensato con un viaggio indimenticabile nella grande Letteratura.
La torre
Dresda, anni '80. Sotto il peso della dittatura socialista, gli abitanti della Torre, un quartiere residenziale della città, provano a ingannare il grigiore quotidiano rifugiandosi nell'arte, nella musica e nella letteratura. Anne e Richard Hoffmann, infermiera e chirurgo, oscillano tra conformismo e ribellione: si può sfuggire all'oppressione semplicemente tenendo la realtà fuori dalla porta delle proprie eleganti dimore, oppure è arrivato il momento di abbandonare il paese per non tornare mai più? Christian, il loro figlio maggiore, è un brillante studente di medicina costretto a sperimentare la violenza crudele dell'Esercito nazionale popolare. Lo zio di Christian, Meno Rhode, lavora in una prestigiosa casa editrice lottando ogni giorno contro la censura. Ma, in fondo, è un privilegiato. Poiché è figlio di rivoluzionari, Meno ha libero accesso al quartiere Bisanzio dove vive la nomenclatura che controlla le vite dei cittadini: è lui a fare da tramite fra il mondo del regime e quello nostalgicamente borghese della Torre, raccontando nelle pagine del suo diario le contraddizioni di entrambi. "La Torre" è un affresco monumentale che restituisce a pieno i colori, i suoni, gli odori e le sensazioni della vita nella DDR, mentre correva a tutta velocità verso il 9 novembre 1989.
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Collana:
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ENRICO VACCARI 24 novembre 2016
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SILVIA CONTE 16 dicembre 2010
Capita raramente di leggere libri di una bellezza così disarmante, capace di commuovere qualsiasi amante della bella scrittura. La Torre è prima di tutto un esercizio di lettura, faticoso anche per i lettori più esperti e per questo straordinariamente soddisfacente. La complessità e la ricchezza del vocabolario ricordano quelle dei grandi romanzi del passato (e qui è d'obbligo un elogio al traduttore). Ma il romanzo non è solo un esercizio stilistico. E' anche un racconto affascinante, ricco di personaggi, di storie che si intrecciano disegnando la complessa geografia di un'esistenza apparentemente normale. Ma è quando questa normalità, che tale non è soprattutto per noi che poco o nulla conosciamo delle vicende della germania dell'est a ridosso della caduta del muro, dicevo è quando questa normalità comincia lentamente a sfaldarsi, lasciando comparire dalle proprie crepe i sintomi di una imminente decadenza, che il romanzo prende vita superando i suoi stessi limiti divenendo l'epopea decadente di una famiglia alto - borghese che si va sgeretolando come si sgretola il muro all'ombra del quale si srotola tutta la sua vita.