Tre atti e due tempi

Come scrive bene, Faletti, e che belle storie ci propone, ogni volta! Questa in particolare è intensa, dai toni forti, tutta concentrata in un giorno cruciale. Ci viene raccontata ed emerge a poco a poco dalle riflessioni e dai ricordi del protagonista, che in un giorno solo riesce, con un'intuizione improvvisa e sconcertante, a cambiare un destino già segnato ma soprattutto a far rinascere un difficile rapporto padre-figlio che sembrava ormai compromesso. Tra colpi di scena e mosse intelligenti del protagonista si snoda l'intreccio della vicenda(molto attuale per il tema trattato),che permette a Silver di riscattarsi e di riaffermare quei valori di onestà e giustizia sportiva che hanno sempre fatto parte di sé e che aveva, in passato, perso di vista in un momento di debolezza. Consigliata la lettura a chi cerca un racconto che ha il ritmo di un thriller e lo stile scorrevole e avvincente di un piacevole romanzo.

Un Giorgio Faletti differente da quello conosciuto dei grandissimi thriller che affronta un tema attualissimo con grande maestria: il mondo del calcio. Il tutto calato in una realtà di società calcistica di medio piccola provincia italiana con descrizioni centrate sui vari personaggi che ruotano nel romanzo e sulla quotidianità della piccola Italia. Un racconto breve, leggibilissimo in un paio di ore, che riesce anche per non appassionati di questo sport a trasportare in un mondo piu' che comprensibile. Sullo sfondo il rapporto padre-figlio che puo' apparire in qualche raro momento un po' scontato, senza esserlo nella sua globalità. Un padre con trascorsi un po' opachi e loschi contrapposto ad un figlio talentuoso, che cade vittima del miraggio attualissimo di successo e soldi. Un velato insegnamento morale che non stona. Apprezzabile, senza essere un capolavoro immenso.

Mia cugina me lo prestò e dopo aver letto appena 15 pagine gliel'ho ridato indietro.Proprio una delusione e di una noia mortale.