L'ultimo cavaliere. La torre nera. Vol. 1

Quando scegli Stephen King, raramente rimani deluso. Questo romanzo è del genere fantasy, primo atto della serie la ' Terra Nera '. Il libro è un convincente prologo a quelli che saranno il seguito, inizia con un mondo futuro tornato indietro nel tempo, senza supporto della tecnologia. Una storia con la più grande componente enigmatica mai raccontata da Stephen King. Una lettura come al solito appassionante, dalla trama avvincente e dal finale a sorpresa. Questo scrittore ancora una volta non ha deluso le mie aspettative.

Un pregio che ha avuto il film uscito al cinema è che mi ha fatto venire voglia di leggere la saga de “La Torre Nera” che avevo colpevolmente ignorato pur apprezzando molto Stephen King. Avendo sempre sentito che era “la saga fantasy di Stephen King”, e non apprezzando particolarmente il fantasy puro (quello con elfi, nani draghi e compagnia) avevo deciso a priori, sbagliandomi, che non mi interessava. Dal film ho scoperto che, invece, si trattava di altro e, quindi, ho recuperato partendo dal primo capitolo, ovvero “L’ultimo Cavaliere” leggendolo prima nella versione originale di quasi 40 anni fa (la prima volta è stato pubblicato a puntate, in rivista, dal 1978 al 1981) e poi rileggendolo nella versione aggiornata pubblicata da noi nel 2003. E già dalla prima frase: “L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì” sono rimasto conquistato. Prima di tutto devo dire che King ha fatto bene ad aggiornare questo capitolo e consiglio a chi deve iniziare la saga di partire dalla versione “riveduta e corretta”: al di là delle revisioni necessarie dovute al fatto che, quando fu scritto il primo capitolo, King ignorasse molte cose della saga che poi è andato a comporre (compreso se mai sarebbe stato in grado di completarla), una cosa che sicuramente si può apprezzare nella versione del 2013 è una maggiore scorrevolezza e un generale alleggerimento alla lettura. Ciò nonostante la lettura non scorre leggera, anche per le atmosfere cupe del racconto, e la forma resta a volte pesante ma, fortunatamente, la storia asciutta del percorso dell’ultimo pistolero Roland di Gilead, alla rincorsa dell’uomo in nero, vi appassionerà e vi farà venir voglia di proseguire la lettura con i successivi capitoli. Nella versione del 2003, è anche molto interessante la nuova introduzione dell'autore, in cui spiega i motivi che hanno reso necessaria una revisione e l'aggiunta di nuove parti per circa 9000 parole (35 pagine). Peccato si sia tolta la vecchia postfazione: vi si intravedeva un giovane Stephen King, non ancora pienamente consapevole del proprio seguito (si rivolgeva al lettore dando per scontato fosse uno studente, quindi non pensando potesse essere letto da adulti) e sarebbe stato interessanto mantenere quelle parole, ovviamente contestualizzandole.

Sarà il valore aggiunto di questa versione revisionata ed ampliata, sarà la mano d'oro del "Re del Brivido"... il primo capitolo di una delle più importanti saghe fantasy della letteratura contemporanea si legge bene e non delude. Inutile rimarcare il fascino unico dello scenario, originalissimo, che mischia il post-atomico alla Mad Max alla heroic fantasy e al western alla Sergio Leone! Invito tutti i kinghiani spaventati dalla "Torre Nera" - ne conosco più di uno... e anch'io ero così, fino a poco tempo addietro! - a farsi avanti e a cominciare l'esplorazione del King che non ti aspetti con questo libro.