L' ultimo re di Scozia di Kevin Macdonald - DVD
L' ultimo re di Scozia di Kevin Macdonald - DVD - 2
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L' ultimo re di Scozia
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Descrizione


Il medico scozzese Nicholas Garrigan vola in Uganda in cerca di avventura ed emozioni. Qui incontra per caso il dittatore Idi Amin che prova un'immediata simpatia per Garrigan e, dopo poco, gli offre l'inverosimile compito di diventare il suo medico personale. È un'offerta talmente incredibile che il dottore non può rifiutare. Intrappolato nell'abisso morale della megalomania omicida di Amin, Garrigan quasi smarrisce la propria anima. Ma quando finalmente osa levare la mano contro la follia, si trova a dover combattere una disperata lotta per la sopravvivenza.

Dettagli

2006
DVD
8010312071089

Informazioni aggiuntive

  • 20th Century Fox Home Entertainment, 2007
  • Terminal Video
  • 121 min
  • Italiano (Dolby Digital 5.1);Inglese (Dolby Digital 5.1)
  • Italiano; Inglese
  • Wide Screen
  • scene inedite in lingua originale; trailers; documentario; provini; commenti tecnici

Valutazioni e recensioni

  • (In collaborazione con Orietta Anibaldi e Fabio Lanari) Olduvai/Olduway, la Rift Valley fra Kenia, Tanzania e appunto Uganda: “La culla di tutte le civiltà”, come afferma lo stesso Whitaker. Ma in 2 o 6 milioni di anni la Storia come processo paleoantropologico di ominazione non ha compiuto alcun vero passo avanti: sesso primordiale, ancestrale, scimmiesco tanto quanto l’efferatezza della violenza (due scene a testa per ognuno di questi due concetti, quattro “ecce sub-homo” strepitosi). Ogn'altra cosa, a cominciare dall’Eros e Thanatos empedoclei, è soltanto, nient’altro che l’abissale miraggio della nostra razionalizzazione (e ciò spiega la straordinaria scena simbolica con cui il film inizia; i neolaureati medici scozzesi si gettano nell'acqua d'un laghetto: la toga accademica resta a galla, ma quando l'inquadratura scende al di sotto, i giovani sono quasi nudi, slip e genitali in evidenza). Mcdonald se n'è strafregato di girare un "biopic" sulla microstoria delle vicende ugandesi degli anni '70, evitando accuratamente l'ostentazione di quel genocidio. Piuttosto, "L'ultimo re di Scozia" è una sorta di "dramma da camera" intimista, dove gl'incroci fra i due protagonisti e la coprotagonista (smembrata in 5 parti, ma ancor prima ripresa durante un amplesso con inserti miranti a rendere il senso d'una brutale compartecipazione cosmica) diventano una confutazione delle mirabili attese di 40 anni prima. Il 2001 kubrickiano è appunto passato già da un po', sarebbe ora di bilanci. L’utopia dell’Oltreuomo sperata nel ’68 s'è arenata al punto di partenza, alla condizione da gorilla, da scimpanzé, anzi peggio: “Se prendo una scimmia me la mangio”, dice il giovane medico scozzese mentre un pullman scassato lo porta a destinazione, nel cuore dell’Africa, al cuore della nostra natura ancora bestiale. “Dottore, davvero una donna può avere il clitoride lì?” “Le aberrazioni della natura sono tali che tutto è possibile”. Questo scambio di battute che si svolge durante la proiezione di “(La vera) Gola profonda” già racchiude per intero il senso di questo capolavoro.

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