L'uomo dei sussurri

Gli ingredienti per un ottimo thriller ci sono tutti, anche sapientemente amalgamati, senza dimenticare i topos tipici della narrativa di genere, neppure tanto velati, con venature che vanno dalle case tregate, ad Harris, passando per King, fino alla suspance di Deaver, sempre in bilico sul rischio della copiatura spudorata, se non li si considerano omaggi ai grandi del panorama. Anche se nello sviluppo e nella risoluzione dei punti oscuri certo non brilla per originalità, North inserisce nel libro interessanti elementi che lo rendono comunque avvincente; a tratti anche quasi commovente, dove il rapporto tra padre e figlio regge interi capitoli senza mai appesantire. C'è il tema dell'innocenza e della perdita di essa; dei limiti umani e dello sforzo per accettarli; l'eleborazione del lutto e della vita dopo di esso; c'è il male e il bene; tutto unito senza eccessivi sforzi lettarari o filosofici, ma se si cerca un thriller d'intrattenimento piacevole anche nella sua non eccessiva lunghezza sicuramente questo libro è azzeccato. La scrittura è scorrevole, senza picchi elevati, ma veloce da assimilare, perfetta per la narrazione. Consigliato a chi cerca un thriller avvincente, con citazioni ai maestri del genere e senza troppe pretese investigative a favore di un'intrsopezione emotivamente centrata; sconsigliato a chi cerca il romanzo della vita senza un solo attimo di respiro.

Ottimo esordio. Mi è piaciuto molto. Non il top dei thriller, ma godibile. Lo consiglio

L'uomo dei sussurri è un thriller che non è solo capace di tenerci sulle spine per tutta la sua durata, cercando di scoprire quali siano le verità e il colpevole dei delitti attorno a cui gira la trama, ma è anche capace di turbare completamente, di far aleggiare sul lettore un'atmosfera oscura, terrificante, quasi come veramente ci fosse qualcuno nell'oscurità a osservarci, pronto a uscire dall'ombra. Pauroso e allo stesso tempo meraviglioso. Alex North ci racconta questa storia cambiando punto di vista nell'alternanza dei capitoli, con uno stile fluido e accattivante, pronto a colpirci in ogni momento con il colpo di scena, in un modo totalmente coinvolgente. All'inizio è stato bravo a spiazzarmi con queste due storie parallele, quella di Tom e il figlio e poi quella di Pete, mi sono chiesta per parecchio come avrebbe fatto a intrecciarle e quando lo ha fatto è stato sorprendente, ma è andato oltre questo, perché ha continuato tenermi sulle spine e stupirmi attraverso altri colpi di scena. Contemporaneamente alla storia, North riesce a portare avanti anche la complessità dei suoi protagonisti, caratterizzandoli in maniera completa, lasciandoci entrare nei loro schemi emotivi, nelle difficoltà dei rapporti che vivono: Tom e il complicato legame con il figlio, Pete e l'amore per il suo lavoro contrapposto al dolore personale. Non vi racconto oltre, non voglio togliervi il piacere della suspense durante la lettura, ma vi dico solo che chi ama il thriller non potrà fare a meno di sentirsi pienamente soddisfatto da questa storia. L'uomo dei sussurri richiama paure ancestrali di quando eravamo bambini e le trasforma in realtà; il lettore prova tutto sulla propria pelle, viene coinvolto, si ritrova spettatore di ogni particolare.