La vera storia di Capitan Uncino

Un romanzo per ragazzi davvero molto bello ed avventuroso che può essere apprezzato anche da chi, come me, è un po' più grandicella. E' una storia avventurosa che parla di pirati e di libertà e che oscilla tra fantasia e realtà. Protagonista del romanzo è James Fry, figlio illegittimo del Re d'Inghilterra, cresciuto su un'isola sperduta ma che appena ragazzino si imbarcherà su una nave e di cui seguiremo le vicende che lo renderanno un pirata temuto da tutti. Alla sua storia poi si legherà quella di due suoi omonimi, James Brooke,l'affascinante e leggendario Rajah di Sarawak e James Barrie, l'autore delle avventure di Peter Pan. Pierdomenico Baccalario si è molto documentato per scrivere questo romanzo riuscendo perfettamente a combaciare personaggi fittizi a un contesto storico veritiero. Certo poi non mancano riferimenti alle avventure del bambino che non voleva crescere e del suo acerrimo nemico, a cui, grazie a questo romanzo, non ci si potrà che affezionare ancora di più.

Perché un libro deve soprattutto farti sognare. Tornare indietro, illudendoti di essere quello che il tempo ti ha imposto di non poter essere più. Rendendo quasi reali vicende di coloro che reali non sono, ma a cui sei affezionato come a vecchi amici di infanzia (come già La Vera Storia del Pirata Long John Silver -Bjorn Larsson-). Perché un autore deve "insegnare", anche indirettamente, cosa "insegnare" e non "insegnare" a chi (per ora) è "più basso/a di te", facendoti semplicemente ricordare quanto bene sei stato tu nell'imparare ciò a suo tempo. Forse perché, semplicemente, io dicevo sempre (e lo credo ancora):-Io...sono...Capitan Uncino.