Avete presente quella sensazione che lasciano i grandi libri quando vengono terminati? Un senso di vuoto, nostalgia, tristezza accompagna le mie giornate da quando i quattro moschettieri non sono più al mio fianco, il solo pensiero che la sera, prima di andare a dormire, non vedrò più il formidabile d’Artagnan, non assisterò ai capricci di un re, ai pianti del giovane innamorato Raul, ai complotti di Aramis, alla dolce ingenuità del caro Porthos e non contemplerò più la maestosità di Athos, mi sento tremendamente triste.
Il visconte di Bragelonne. Ediz. integrale
Terzo e ultimo romanzo del ciclo dei moschettieri, "Il Visconte di Bragelonne", tra l'epopea e il romanzo picaresco, il dramma e la commedia di costume, si svolge nella Francia radiosa di Luigi XIV. I quattro moschettieri d'Artagnan, Athos, Porthos e Aramis ormai avanti negli anni, si ritrovano su sponde diverse, ma il vincolo saldo dell'amicizia non viene meno anche nei momenti di più forte intensità drammatica. Sullo sfondo, intrecciati con le loro vicende, si sviluppano avvenimenti importanti per la storia europea, a cominciare dal perfezionamento dello Stato assoluto in Francia e della restaurazione monarchica in Inghilterra, mentre fioriscono le avventure galanti all'ombra della corte francese e i molteplici amori del re Sole. È famoso l'episodio della Maschera di ferro, che si svolge lungo diversi capitoli dell'opera e di cui sono state fatte numerose versioni cinematografiche. L'introduzione generale e la premessa di questa edizione sono di Francesco Perfetti.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Irene Bortolotto 26 novembre 2016
Ebbene si, pochi sanno che "I tre moschettieri" in realtà è una serie composta da ben tre libri. Le trame sono a sé stanti, ma il filo logico continua: troviamo gli stessi quattro compagni, Athos, Porthos, Aramis e il prode D'Artagnan, un po' invecchiati, ma sono nel corpo. Siamo all'inizio del regno di Luigi XIV, quello che poi sarà ricordato dalla storia come il Re Sole e, nonostante l'avvincente vicenda della "maschera di ferro" (della quale se ne è parlato anche nel celebre film con DiCaprio) e lo stile scorrevole e spiritoso di Dumas, il romanzo risulta un po' pesante. Non solo per la mole o per il fatto che si tratta di un romanzo storico, ma la parte centrale del libro, in cui sono descritti nei minimi dettagli la vita di corte, le feste, i balli, gli amori.. Distrae quasi dalla storia principale, o meglio, impedisce di concentrarsi interamente sulla trama.