La lettura di questo libro mi ha sorpreso. Il libro si giova di un espediente intelligente ma truffaldino: l'autore usa un personaggio dentro il racconto di una conferenza per esporre le proprie idee sul rapporto uomo-animale. Se ciò può esaltare gli appassionati di metanarrazione, con tanti piani che si sovrappongono e intrecciano; è meno funzionale per chi si interessa di diritti animali: gli argomenti della protagonista sono spesso fuori fuoco, a volte banali, e trovano profondità solo nei vortici ellittici creati dai meccanismi narrativi. Ho preferito alcuni dei commenti in fondo al libro, in particolare quello di Peter Singer.
La vita degli animali
Elizabeth Costello, anziana e popolare romanziera, riesce a mettere in crisi tutti i sapienti accademici, a cominciare da suo figlio, professore di fisica in una città universitaria "politically correct", dove è stata invitata a parlare dei suoi libri. Con la sua voce pacata, Elizabeth parlerà invece delle "vite degli animali" e di come vengono maltrattate dagli uomini, gettando i suoi ascoltatori in un insanabile imbarazzo.
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Edizione:2
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Il libro si giova di un espediente intelligente ma truffaldino: l'autore usa un personaggio dentro il racconto di una conferenza per esporre le proprie idee sul rapporto uomo-animale. Se ciò può esaltare gli appassionati di metanarrazione, con tanti piani che si sovrappongono e intrecciano; è meno funzionale per chi si interessa di diritti animali: gli argomenti della protagonista sono spesso fuori fuoco, a volte banali, e trovano profondità solo nei vortici ellittici creati dai meccanismi narrativi. Ho preferito alcuni dei commenti in fondo al libro, in particolare quello di Peter Singer.