Where All Is Fled

Nuovo album per l’ex Emeralds, a poco meno di 4 anni dal suo predecessore, sempre baciato dal marchio di Chicago. Questa nuova ftica si ricollega per certi versi alle sue primissime escursioni soliste – dischi come Rapt For Liquid Minister e Tragedy & Geometry – che avevano ampliato la rilevanza dell’influsso cosmico sulla sua musica. C’è una maggiore attenzione orchestrale in questa nuova fatica, che alla sovrapposizione di synth modulari e fonti analogiche associa un sentire prossimo alla composizione contemporanea. Ci sono poi suoni in natura processati, nella migliore tradizione dei field recordings, che occupano un ruolo rilevante nella stesura di mirabolanti creazioni. Disco consigliato per chi ha amato il disco di Jim O’ Rourke su Mego ed ai nostalgici di Tangeine Dream e Cluster.