Yo no soy gringo. Taccuini sudamericani di coincidenze, truffe e piccoli miracoli

Emozionante, coinvolgente. Un Sudamerica visto da vicino che mescola nostalgia, ironia, magia e denuncia. La lettura di "Yo no soy gringo" ti porta dentro l'animo colorito, pulsante, e a volte feroce e violento della Colombia e del Brasile. Cancellando, per una volta, la samba e le visioni da cartolina delle rovine Maya. E' un po' come mangiare un cedro maturo: fuori è dolce e dentro terribilmente aspro. Ma il connubio è delizioso! Sono memorie personali, ma capaci di colpire dritto al cuore.

Mi sono avvicinato a Emilio Rigatti e alla sua filosofia della vita vista dal sellino in occasione di una presentazione di "Minima Pedalia" a Verona, di più di un anno fa. Ero stato trascinato dalla mia ragazza e non avevo letto nulla del Nostro. Sono rimasto colpito dalla sua energia e dalla forza trascinante. E mi sono letto tutto. Ora ha messo da parte per questo libro la bici e ci ha portati in Sudamerica. Ma la penna è la stessa e anche la magia degli incontri e la fascinazione che provo leggendolo!