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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
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Un romanzo sull'impossibile ma ineludibile necessità di dirsi addio.
«Tra centinaia di anni, ammesso che l'umanità non si sia estinta e continui a leggere libri, se qualcuno vorrà capire cos'era la vita in Occidente tra la fine del ventesimo secolo e l'inizio del nuovo millennio non avrà modo migliore per farlo che leggere i romanzi di Don DeLillo» – Jennifer Egan
A Convergence, un'azienda tecnologica con una futuristica sede ultrasegreta nel deserto del Kazakistan, si possono conservare criogenicamente i corpi e le coscienze fino al giorno in cui la medicina potrà guarire ogni malattia. È qui che Ross Lockhart, magnate della finanza sulla sessantina, decide di portare la sua amatissima seconda moglie, gravemente malata. Eppure l'idea di continuare a vivere senza di lei è cosí insopportabile che Ross annuncia al figlio di prime nozze, lo smarrito e turbato Jeff, di volerla seguire in questa sfida contro il tempo, nell'attesa di tornare un giorno e vivere ancora insieme, per sempre. Attraverso gli occhi di un figlio, che vuole dedicarsi alla vita, e di un padre che la vuole sospendere, DeLillo si immerge negli abissi di un tema estremo e ne riemerge con qualcosa che è allo stesso tempo nuovo e universale.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Tutti vogliono possedere la fine del mondo". Ross Lockart è un uomo forgiato dai soldi. Si era fatto presto un nome analizzando il profit impact dei disastri naturali. La sua seconda moglie, la giovane archeologa Artis Matineau, è gravemente malata di sclerosi multipla. Ross è tra i finanziatori di Convergence, un'azienda tecnologica che in un luogo segreto e inaccessibile del Kazakistan sperimenta la criogenesi, un'applicazione medica avveniristica che consente il congelamento dei corpi e delle coscienze fino a quando la medicina sarà in condizione di guarire ogni malattia - Zero K è lo zero assoluto, un'unita di misurazione della temperatura che corrisponde a meno 273,15 gradi Celsius. K sta per Kelvin, il fisico che l'ha teorizzata. La criogenesi è l'ultima speranza che ha Artis per sopravvivere. Ross decide di seguire la moglie in questa esperienza macabra e dall'esito incerto. Una scelta d'amore coraggiosa ma anche l'opportunità per appagare il più folle dei desideri: possedere la morte. "Tutto sarà rapido, sicuro e indolore" spiega al figlio Jeffrey, convocato in Kazakistan per un improbabile arrivederci e per riconciliarsi con lui dopo il divorzio da sua madre. Jeffrey tenta invano di dissuaderlo. Come Dante in un girone infernale, si aggira tra i corridoi labirintici e silenziosi di quel non-luogo isolato e angosciante, dove si costruisce il futuro, una nuova idea di futuro. Porte chiuse, stanze senza finestre e maxischermi alle pareti con immagini non sempre rassicuranti.
Un argomento molto delicato e controverso fa da cornice a questa opera di Delillo. Ho trovato la prima parte del libro interessante e originale, sebbene lo stile di scrittura utilizzato dall'autore non renda fluida la lettura. La seconda parte, invece, rimane un mistero; sembra scritta da un'altra persona o far parte di un altro libro. E' talmente slegata dalla storia narrata precedentemente che impedisce al lettore di continuare la lettura con voglia e interesse. E' stata veramente un'impresa arrivare fino in fondo (e si parla di un libro di 200 pagine circa ...).
Un romanzo dall'atmosfera confusa e grigia. Un limbo sospeso, pieno di domande dalle molteplici risposte. Una narrazione che pone temi fondamentali. La scienza come nuovo Dio, affidabile e fedele. La morte come esperienza umana di grandezza, come ciò che rende uomo l'uomo. E poi c'è la lingua, ci sono i nomi che di essa fanno parte. Una lingua che definisce la stessa esistenza umana. Un romanzo dalla forza incredibile. Dalla scrittura frammentata, così come l'animo del protagonista, che si perde in quel mondo inquitante e nei mille dubbi che lo assalgono e lo confondono.
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