Le api - Meelis Friedenthal - copertina
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Le api
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Descrizione


Avvolto nel suo lungo mantello, con un baule da viaggio e un curioso pappagallo, il giovane studente Laurentius Hylas approda in Estonia un freddo giorno di fine Seicento. In fuga da un oscuro passato e sospettato di eresia, è diretto a Tartu, la "città delle muse", piccolo centro ai margini dell'allora regno di Svezia, ma sede di una vivace università, dove circolano già le idee rivoluzionarie di Newton e Cartesio, si inaugurano i primi teatri anatomici e si segue la nuova moda dell'opera sulla scia di Molière. In quel fermento scientifico e filosofico che porterà al secolo dei lumi, Laurentius cerca ossessivamente una cura per il male che lo tormenta e che i suoi contemporanei chiamano malinconia. Ma più si addentra nelle domande cui non sa dare risposta - Da dove viene l'anima? Che rapporto ha con il corpo? - più è attratto dal mondo di istinto, superstizione e magia dei contadini nelle campagne. Un mondo che ha già conosciuto da bambino, quando è stato coinvolto nella caccia alle streghe, e ora ritorna a perseguitarlo in sogni e visioni che cominciano a confondersi fatalmente con la realtà. Attraverso il vivido affresco storico di un inedito angolo d'Europa e la vicenda di un intellettuale che sembra dare corpo alle contraddizioni del suo tempo, Friedenthal si cala nelle viscere del secolo di Shakespeare per raccontare il travaglio della modernità e l'avvento di una nuova epoca della ragione, quando la medicina si fa strada tra umori, paure e l'antica fede nell'alchimia, e il buio Nord sogna la radiosa antichità, i simposi in giardini mediterranei avvolti dal dolce ronzio delle api, l'armonia di un mondo che può forse guarire una nostalgia di luce, di oro, di miele.

Dettagli

23 ottobre 2015
160 p.
9788870914535

Valutazioni e recensioni

  • Patrizia Oddo

    Un dato è certo: in Estonia l'estate è molto piovosa, anzi direi che è più frequente la pioggia del sole e di questo clima non si giova per nulla l'umore malinconico e la salute cagionevole di Laurentius, il protagonista di questo romanzo vincitore nel 2013 del premio dell'unione Europea per la letteratura. L'ambientazione è a Tartu, città estone sede di un'antica università, alla fine del XVII secolo, un'età di confine tra le idee moderne di Newton e Boyle e l'alchimia (che, comunque, continuerà a dominare per molti decenni ancora la medicina, all'epoca non distinta dalla psicologia e la filosofia), tra la validazione delle ipotesi secondo il metodo scientifico e la superstizione favorita dalla grande carestia che colpì in quei decenni (a causa proprio delle estati piovose che si susseguirono) l'Europa Settentrionale. Un vero e proprio scontro di civiltà che lacera anche Laurentius che deve faticare per mantenere la razionalità impersonata dall'Accademia e dalle nuove teorie scientifiche ma poco inclini a farsi carico dei problemi sociali causati dal difficile momento storico. Interessanti (e molto utili) le due postfazioni, una dell'autore e l'altra del traduttore.

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