Romanzare l’Anabasi di Senofonte non è cosa da poco, ma Manfredi riesce nel suo intento. Dopo un lavoro accurato di ricerca, ci ripropone quell’incredibile viaggio attraverso un punto di vista molto originale: quello di una donna, a cui ritaglia un ruolo molto importante anche nello sviluppo delle vicende. Tra intrighi, strategie e amori si aprono paesaggi meravigliosi e sempre nuovi che offrono al lettore una visione a tutto tondo della grande avventura che viene raccontata.
L' armata perduta
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Una delle più epiche avventure dell'età antica: la lunghissima marcia, attraverso incredibili pericoli e peripezie, che diecimila mercenari greci dopo la disfatta del principe persiano Ciro, sotto le cui insegne si erano battuti, contro il fratello Artaserse alle porte di Babilonia - compiono per tornare in patria. È l'impresa gloriosa e tragica documentata nel IV secolo a.C. da Senofonte nell'Anabasi, che proprio Valerio Massimo Manfredi ha studiato e tradotto negli anni '80. Ma in questo romanzo le atrocità della guerra e l'eroismo di ogni soldato, il fasto e le crudeli bizzarrie della corte persiana, le insidie di una natura selvaggia e le amicizie più indissolubili sono narrate in una prospettiva completamente inedita: dalla voce di una donna, la bellissima siriana Abira, che per amore di Xenos lascia ogni cosa e condivide il destino dei Diecimila. Attraverso gli occhi di Abira, le donne diventano le protagoniste della grande Storia.
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Anno edizione:2009
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GENNARO SALERNO 15 maggio 2018
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Storico e studioso del passato, Valerio Massimo Manfredi narra, romanzandola la storia dei diecimila, già narrata nell' Anabasi di Senofonte. Il punto di vista della narrazione è originale. Seguiamo indirettamente le vicende dell'esercito mercenario greco in quanto protagonista del racconto è una donna che segue l'enorme esercito. La descrizione delle battaglie è coinvolgente mentre la descrizione dello scenario politico di allora è chiaro anche per chi non è esperto del periodo storico. La lettura risulta piacevole e poco impegnativa,ottimo per distrarsi dopo una giornata di studio o di lavoro. Per chi invece è interessato ad un aspetto molto più storico e impegnativo della spedizione dei diecimila rimando alla vera Anabasi (vi è una traduzione anche dallo stesso Manfredi).
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Luca Lenzini 04 settembre 2010
Non conoscevo la scrittura di Manfredi ed è stata una felice scoperta. Un libro che ti catapulta a più di duemila anni fa e che attraverso una scrittura dettagliata ma fluida fa vivere un'epica avventura.