"Body Art" è la storia di una perdita che non si rassegna a se stessa. Un'assenza, palpabile e soffocante, che lotta per essere presenza. Un uomo, un corpo, una voce, che sono non solo il ricordo di Rey, ma Rey stesso. Perché lui non lascerà mai quella casa, ma continuerà ad abitarne le stanze, i corridoi. Per Lauren continuerà a fare tutto questo. Per Lauren, che non si arrende alla sua perdita. Una scrittura confusa e perturbante, che veste alla perfezione la natura della narrazione: una lotta feroce e silenziosa contro la solitudine e l'abbandono. Una prosa scarna e al tempo stesso evocativa. Il diario di una tristezza desolata. Di un'allucinazione che ha tanto l'aria di essere una salvezza. E tuttavia ha la forza necessaria per divenire la spinta verso la creazione artistica.
Body Art
Chi è lo sconosciuto dall'aspetto dolce e infantile per cui tempo, spazio e linguaggio non hanno senso? O almeno non lo stesso senso che hanno per noi. O per Lauren, la giovane body artist che se lo trova davanti all'improvviso in una delle tante stanze della vecchia casa sulla costa del Maine dove vive sola. Rey, suo marito da pochi mesi, si è suicidato, e lo sconosciuto parla con la sua voce, pronuncia frasi che Lauren è sicura di avere già sentito...
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Collana:
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Anno edizione:2008
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ALBERTO MINA 04 agosto 2010
Si legge veloce questo libro, cento pagine che vuoi finire in fretta. Alcuni pezzi eccessivamente ripetitivi e allucinatori, altri, dove si descrivono le azioni quotidiane di lei, perfettamente lucidi e scarni. Non vedevo l'ora di disfarmane, ma so che mi si è appiccicato addosso.