Canto di Natale

Dickens è uno degli autori classici imprescindibili, e "Canto di Natale", a parer mio, è uno dei suoi lavori migliori. Una perla indispensabile nella propria libreria, da tirare fuori nel periodo natalizio per immergersi nel freddo di una Londra vittoriana permeata dai colori tipici della festività. I personaggi sono davvero ben modellati ed è facile entrare in empatia con ognuno di loro (spiriti compresi!). La storia è ottima da più punti di vista: che si legga per intrattenersi, o per apprendere qualcosa in più sulla società inglese del tempo, incredibilmente classista e puri-stratificata, Dickens non vi deluderà di certo. Invito a soffermarsi sulle pagine dedicate allo Spirito del Natale Presente, perchè portano davvero a una riflessione sul modo in cui viene celebrata la festività natalizia da qualche secolo a questa parte: consumismo e voracità dominano la festività, allontanandosi dal suo vero significato, e lo spirito del Natale Presente mostra all'avaro protagonista (che incarna in sè i valori dell'alto borghese inglese, l'imprenditore che si è arricchito con le proprie forze, il tipico self-made-man) la Miseria e la Povertà - nel romanzo rappresentati da due bambini smilzi e aggressivi - che vivono migliaia di persone in tutto il mondo, mentre c'è chi banchetta al caldo e indisturbato nelle proprie dimore la notte della Vigilia. Una meraviglia di romanzo.

Cosa volere leggere a Natale se non questo. Il classico dei classici delle letture natalizie. Magari Dickens quando ha scritto questo breve racconto non si aspettava che sarebbe diventato un capolavoro della letteratura mondiale e forse la sua opere più conosciuta e amata. Un racconto fantastico che cela dietro la sua apparente favola per bambini, tutto il lato oscuro e triste dell'epoca vittoriana.